Marsala: “Ero in partenza, l’isola ecologica chiusa e i rifiuti dove li lasciavo? Pago la multa ma non sono un inquinatore”

redazione

Marsala: “Ero in partenza, l’isola ecologica chiusa e i rifiuti dove li lasciavo? Pago la multa ma non sono un inquinatore”

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sabato 09 Ottobre 2021 - 10:19

Un visitatore periodico della Città di Marsala, scrive una missiva al sindaco di Marsala e all’assessore all’Ambiente, circa un fatto non poi tanto singolare che gli è accaduto mentre era in vacanza questa estate in zona Signorino, ma specchio comunque di quella fetta del “non è sempre colpa del cittadino”.

Il signor Claudio Firmo ci racconta i fatti, facendo una premessa, che è trasgressore del verbale 61/2021 del 21/09/2021 per nome e conto del Sig. D. G. obbligato in solido:                                       

“Premesso che sono ospite del vostro comune da oltre cinque anni per un periodo annuo di due mesi con domicilio presso una struttura limitrofa al Lido Signorino, senza che nei miei confronti non sia mai stata rilevata alcun tipo di infrazione, Vi significo quanto segue: in data 21 Settembre alle ore 7,19 è stata rilevata l’infrazione contrassegnata al N° 61/2021 in cui si evidenziava che il sottoscritto depositava i rifiuti in area non consentita, ovvero all’entrata dell’Isola Ecologica di Contrada Barbaro Rina nel Parcheggio Comunale asservita alla zona del lido Signorino e debitamente rilevata mediante videocamera. In questi cinque anni ho sempre provveduto a depositare i rifiuti in tale isola percorrendo giornalmente vari chilometri per ottemperare diligentemente ai miei doveri di cittadino, seppur provvisorio, ma guidato dalla mia mentalità e dalle mie abitudini. In quel giorno mi sono trovato a depositare i rifiuti avendo concluso il mio soggiorno e in procinto di imbarcarmi a Palermo. L’isola ecologica a quell’ora era chiusa, nessuno presente e nessuna istruzione affissa in alternativa, per cui ho ritenuto che il minore dei mali fosse depositare il sacchetto dei rifiuti all’entrata del deposito anziché gettarlo per strada come usualmente si fa in loco. Si metta nei miei panni: cosa potevo fare a quell’ora pressato dal tempo per il rientro? Dove potevo depositare il mio sacchetto? Forse all’entrata del suo ufficio? Non sto a giustificare il mio operato, forse superficiale, forse improvvido, forse assimilato nelle abitudini locali, per cui provvederò a pagare la multa invero esosa e incomprensibile che mi è stata erogata“.

Poi Firmo continua: “Il suo comune, dichiarato virtuoso, riesce a riciclare ben il 55% dei rifiuti, (nella mia città, Castiglione delle Stiviere siamo al 82% e non siamo virtuosi. Vogliamo arrivare al 86% e io faccio sicuramente parte di questi virtuosi) e mi risulta sia nell’occhio del ciclone per l’incuria in cui sono gestiti i luoghi pubblici e per la sporcizia accumulata lungo le strade e nei luoghi pubblici. Senza dimenticare i fuochi con cui giornalmente vengono gestiti i rifiuti e le aree erbose, senza dimenticare i sacchetti di rifiuti che giacciono inopinatamente lungo le strade e sulle spiagge benché dichiarate blu. E il mio delinquenziale immondo sacchetto contribuisce a tarare questa idilliaca situazione. Sono sicuro che il Sig. Milazzo con la sua Giunta sia assiduamente impegnato a sopperire a questa disfunzione particolarmente insistente nelle aree extraurbane, con ordinanze dissuasive ma, non sono assolutamente disposto ad essere accusato e annoverato al marasma di inquinatori che non fanno parte della mia cultura e del mio essere“.

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