Rino Passalacqua, architetto marsalese. Consigliere comunale d’opposizione nel passato quinquennio è stato assessore della giunta guidata da Alberto Di Girolamo.
Consigliere, è trascorso un anno dal suo insediamento a Sala Delle Lapidi, forte della sua esperienza che giudizio si sente di esprimere sulla giunta Grillo?
“Deludente. Ma non è un’opinione soltanto personale. Potrebbe essere condizionata dal fatto che io mi colloco all’opposizione dello schieramento politico. Basta dialogare con la gente. La delusione che colgo in quanti hanno votato per il centro destra è evidente”.
A proposito di dialogo di cosa si lamentano i marsalesi?
“Di quello che definiamo il decoro urbano. Il centro è sporco come mai in un passato recente. E’ pieno di cartacce. Tombini che non vengono puliti e alle prime piogge stanno allagando le strade. Non si ha certezza della pulizia notturna delle arterie del centro, tanto che in mancanza di sanzioni i cittadini hanno ricominciato a non rispettare le sere in cui occorre lasciare libere dalle vetture le strade dove è previsto lo spazzamento. Nelle contrade come risulta dal passato recente e meno, la situazione è migliore, ma la situazione della raccolta precipita nei tre grandi quartieri popolari (Amabilina, via Istria e Sappusi). Qui le promesse di pulire quelle zone non sono state rispettate. E’ difficile e lo comprendo. Ma erano tante le aspettative che sono state disattese, tanto che quelle zone sono ancora più sporche e spesso le discariche vanno a fuoco creando anche dei problemi all’ambiente”.
Nelle ultime settimane il consiglio comunale è stato impegnato nella vicenda dei passaggi a livello da eliminare. Lei è intervenuto più volte in Aula anche perché lei era stato protagonista nel passato quinquennio quando se ne parlo per la prima volta.
“Parto da una constatazione, il ruolo dell’amministrazione in queste vicende pende tutto verso il non fare nulla. Lo abbiamo visto alla pista ciclabile dello Stagnone. Invece di trovare soluzione ad eventuali problemi di viabilità, non si è fatto altro che criticare e denigrare, il risultato è quello che i lavori per il resto della pista che dovrebbe collegare la zona dello Stagnone ai lidi della parte sud, è fermo. La vicenda dei passaggi a livello è più complessa. Con le Ferrovie eravamo rimasti con quest’ordine di priorità: primo intervento sul passaggio a livello che fiancheggia la caserma dei carabinieri, poi quello di via Lipari e infine via Grotta del Toro. Invece ci è arrivata, non comprendiamo bene perché, una proposta che prevede l’annullamento di quello di via Mazara e l’inserimento, che io in parte reputo sbagliato, del passaggio a livello di contrada Terrenove. Capisco che il consiglio comunale ha soltanto parere consultivo, ma io ci posso scommettere che su questi passaggi a livello non si interverrà prima di alcuni anni. Sono tante le vulnerabilità presenti nei progetti a cominciare dal fatto che nessuno di loro è esecutivo. Se ne riparlerà tra qualche anno”.
Lei è stato candidato in una lista di centro sinistra pensa che, magari assieme ai suoi colleghi di minoranza, potrete decidere di aderire al Partito Democratico?
“Io parlo per me. Con i due colleghi di minoranza c’è un ottimo rapporto. Ma io sono un indipendente eletto nelle fila della sinistra. Anzi visto che mi si da l’opportunità voglio ricordare ai Democratici che l’assenza di questo ultimo anno è stata la caratteristica del partito. Silenzio assoluto. Il circolo del Pd non ci ha cercato per avviare un dialogo. Anzi ho potuto notare che quando i dirigenti del partito hanno rotto il silenzio, hanno dato ragione all’amministrazione di centro destra. Mi riferisco alla vicenda dello scorso anno sul trasferimento dell’istituto commerciale nei locali dell’ex tribunale”.
Chi segue in politica il vento favorevole del momento si deve nascondere