Il più giovane aspirante alla guida del Palazzo di città si è presentato alla competizione elettorale con una sola lista, quella della di Fratelli d’Italia, decidendo di non seguire le frizioni all’interno del centro-destra alcamese. Nel corso della conversazione con la nostra testata, sono stati trattati i punti del suo programma politico e le valutazioni sull’amministrazione uscente.
La riammissione della lista Centrali per la Sicilia e, quindi, Giacomo Scala, riapre i giochi in questa campagna elettorale?
Assolutamente sì. Abbiamo ricevuto questa notizia che per noi è positiva perché vince la democrazia. So personalmente il lavoro che c’è dietro la presentazione di una lista e capisco anche che per un errore formale è difficile accettare l’esclusione. Quindi, siamo contenti di avere la lista Centrali in competizione. Sono dei competitors, ma il bello della politica è anche questo: l’eterogeneità, la diversità della proposta politica che per i cittadini è una ricchezza.
In questa campagna elettorale sui generis, in quanto solo nelle ultime settimane c’è stata un’accelerazione, c’è stato uno scontro a distanza tra la candidata a sindaco Bosco e il centro-destra. Qual è il suo pensiero in merito a questa vicenda? Si gioca lì la partita?
Io non sono d’accordo. Anzi, colgo l’occasione per invitare i miei competitors a non avvelenare la campagna elettorale. Come ho detto poco fa, la diversità, l’eterogeneità della proposta politica sono per gli elettori una ricchezza. Quindi, invito gli altri miei competitors, gli altri candidati a sindaco, a farsi scegliere per la proposta che fanno e non per gli attacchi, a non portare la campagna elettorale in un contraddittorio, perché la gente vuole sentire le proposte che si fanno per la città di Alcamo e null’altro.
Qual è la sua valutazione sulla giunta uscente a guida Surdi? C’è qualcosa di positivo che si può trarre da questa esperienza amministrativa? E cosa di negativo?
Noi sull’amministrazione Surdi abbiamo un parere negativo. Ci sono molte cose che sono state fatte, a nostro avviso, male. Però, non dobbiamo essere noi di Fratelli d’Italia e io, come candidato a sindaco, a valutare e a dare un giudizio sull’amministrazione a 5 Stelle. Saranno i cittadini a valutare il loro programma elettorale di 5 anni fa e quello che realmente hanno fatto, se la città con loro ha fatto un passo avanti o un passo indietro. All’amministrazione 5 Stelle do solo una cosa positiva: il fatto di aver mandato tutta la vecchia politica e tutte le vecchie logiche politiche a casa. Oggi, però, stiamo assistendo ad una riemersione di queste logiche politiche nelle coalizioni trasversali che si spacciano di centro-destra, ma che di centro-destra non sono e che sono gestite da politici che da quarant’anni fanno politica nelle sinistre. La fanno con un sistema clientelare, con un sistema che noi Fratelli d’Italia non possiamo in nessun modo né condividere né assecondare. Quindi, do questo merito al Movimento 5 Stelle. Oggi, però, dobbiamo fare un passo avanti. Vi è bisogno di cittadini che si occupano di politica, di un programma fatto di punti realizzabili, scritto insieme alla gente per le strade, per le piazze.
Quali sono i punti del suo programma che la contraddistinguono rispetto a quelli dei suoi avversari politici?
Il nostro programma si differenzia rispetto a quello degli altri nel contenuto, ma anche nel contenuto realizzabile delle proposte che vi sono inserite. Assolutamente, ci sono delle priorità che abbiamo inserito nel programma: la situazione dei rifiuti. La città appare sporca non soltanto ai cittadini, ma anche ai turisti che vengono ad Alcamo Marina e che trovano cumuli di spazzatura ovunque. Il problema dell’acqua, che attiene non soltanto l’approvvigionamento, ma anche la tenuta delle condotte idriche. Camminando per la città, vediamo fontanelle naturali un po’ ovunque. Il problema delle politiche sociali: abbiamo anziani lasciati soli, abbiamo disabili che non vengono ascoltati. Solo le famiglie con disabili possono capire realmente i bisogni. Quindi, accrescere le somme in bilancio attinenti la disabilità, i bisognosi. Predisporremo un ufficio speciale che, entro 48 ore, possa occuparsi dell’ordinaria amministrazione. Dunque, non soltanto che riceva le notizie di fogna, acqua, luce che non vanno, ma anche che entro 48 ore possa risolvere queste problematiche, inserendo una figura di direzione ad hoc, inserendo specifici capitoli di bilancio. Serve dare una risposta subito ai cittadini.
Quindi, se lei dovesse andare al ballottaggio, è possibile un’apertura verso un avversario in particolare i cui programmi siano in qualche modo in linea?
Noi Fratelli d’Italia siamo sicuri di arrivare al ballottaggio, perché stiamo tra la gente. Parliamo con la gente. Siamo l’unico vero centro-destra, svincolato dalle vecchie logiche politiche. Arrivati al ballottaggio non faremo accordi con nessuno. Non faremo accordi con nessuno perché vogliamo portare la coerenza di Giorgia Meloni, a livello nazionale, anche ad Alcamo. Non vogliamo vincere a tutti i costi. Non cerchiamo a tutti i costi il consenso. La gente deve valutare il nostro programma nella sua qualità e non nella sua quantità.
Quali sono le prime tre priorità sulle quali metterebbe mano una volta insediato?
Il problema dell’acqua, il problema dei rifiuti e delle politiche sociali. Battere i pugni alla Regione per l’ospedale. È una vergogna che, da quarant’anni, la vecchia politica fa plastici sull’ospedale e invece di migliorare la situazione la peggiora. L’ospedale continua ad essere smantellato. Seve una politica capace che batta i pugni alla Regione. Ricordo che il sindaco è il garante della salute dei cittadini ed ha un potere di controllo, programmazione anche nei riguardi del dirigente dell’Asp. Quindi, ad Alcamo serve una politica che batta i pugni e che abbia il carattere di imporre quali siano le reali necessità per la città e per i cittadini.
Perché gli alcamesi dovrebbero votarla?
Gli alcamesi devono decidere tra passato, presente e futuro. Il passato è rappresentato da tutta quella vecchia politica e da tutte quelle vecchie logiche politiche che vogliono riappropriarsi e gestire nuovamente la città di Alcamo. Noi non lo possiamo né assecondare né condividere. Il presente è rappresentato dal Movimento 5 Stelle che, per noi, ha amministrato male la città. Invece, il futuro è un gruppo di cittadini, rappresentati da Fratelli d’Italia, che per ora è il primo partito d’Italia e che ha un solo interesse: quello di risolvere le problematiche della città. Non siamo politici di professione, ma professionisti che si occupano di politica.