L’ex sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo torna a scrivere sulla situazione dell’ospedale “Paolo Borsellino”, che dallo scorso autunno è adibito a Covid Hospital provinciale e di cui, alla luce della migliorata situazione pandemica, torna a chiedere la riconversione per le attività ordinarie.
“Oggi 1 giugno 2021, a Marsala continuiamo ad essere senza ospedale per pazienti non Covid e alcune dichiarazioni delle ultime settimane non sono per niente confortanti. Certo, il dibattito è approdato anche all’assemblea regionale, ma per adesso solo chiacchiere senza alcuna certezza di riconversione totale dell’ospedale Paolo Borsellino per la cura dei pazienti non Covid. Centomila abitanti necessitano dell’intero ospedale con tutti i reparti, le sale operatorie e i servizi funzionanti e non certo di 20 posti letto indistinti, come si legge in alcune dichiarazioni. Rispetto al nuovo padiglione per i pazienti Covid, non si sa per quanti posti letto sarà realizzato, chissà quando sarà pronto e se lo sarà mai”.
In merito all’invito, da parte di alcuni politici e parlamentari, ad avere una visione provinciale e non localistica della sanità, Di Girolamo afferma: “Non si può che essere d’accordo, ma ciò non significa però non avere l’ospedale dove poter ricoverare e curare i pazienti non Covid, cioè non avere un pronto soccorso funzionante ed efficiente, non avere un reparto di medicina, di chirurgia, di cardiologia, di rianimazione, di ortopedia, di urologia, di oncologia per citarne solo alcuni e con l’organico di personale al completo. Non significa non avere i poliambulatori dove i pazienti si possono controllare o fare accertamenti diagnostici. La visione provinciale, anzi di bacino Trapani-Palermo, significa che alcuni reparti di alta specializzazione come un centro per i trapianti, la cardiochirurgia, la neurochirurgia, siano allocati a Palermo e al servizio di tutta la Sicilia occidentale, ma in una provincia di 430.000 abitanti si dovrebbero poter ricoverare e curare tutte le altre patologie”.
L’ex sindaco Di Girolamo evidenzia, a
riguardo, come la normativa preveda che per curare le varie malattie
siano necessari “tre posti letto per mille abitanti, per pazienti
acuti, e 0,7 posti letto sempre per mille abitanti, per pazienti che
necessitano di riabilitazione e lungodegenza. In provincia in era
pre-Covid per i pazienti acuti, i posti letto erano forse meno della
metà del dovuto e adesso sono ancora di meno, per non parlare dei
posti letto per riabilitazione e lungodegenza, quasi inesistenti”.
“Le malattie non Covid in questo periodo di pandemia – conclude
Di Girolamo – non sono nè scomparse nè si sono ridotte ed il Covid
durerà ancora forse anni. Il governo regionale ha avuto oltre un
anno di tempo per adeguare o creare nuove strutture dove poter
ricoverare i pazienti Covid e non ha fatto niente tranne promesse:
non si può aspettare ulteriormente. Pertanto si continua a chiedere
la riconversione completa del Paolo Borsellino ad ospedale non Covid
dove potersi curare almeno come prima, se non meglio di prima”.