La tensione si è sciolta pochi minuti dopo le 5 di stamattina domenica 9 maggio, quando è stata esclusa la caduta di uno o più frammenti sul territorio italiano del detrito spaziale del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B” in rientro incontrollato nell’atmosfera.
Lo ha reso noto il tavolo tecnico del Dipartimento della protezione civile che sta seguendo il rientro, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana. Pochi minuti dopo è arrivato un nuovo annuncio: “Il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area vicina alle isole Maldive”.