Armi e droga su volo privato arrivato a Birgi, un americano andava a trovare parenti a San Ninfa

redazione

Armi e droga su volo privato arrivato a Birgi, un americano andava a trovare parenti a San Ninfa

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sabato 01 Maggio 2021 - 11:51

Armi e droga “atterrano” all’aeroporto di Birgi. Un aereo privato proveniente dalla Florida (USA), con a bordo solo un passeggero diretto a Santa Ninfa, è stato fermato ieri nello scalo trapanese dal personale di terra, che ha effettuato un controllo, trovando diverse armi e droga.

L’uomo, che sembra avere circa una 50ina d’anni, ha affermato di essere arrivato in Sicilia per fare visita a dei parenti che si trovano a Santa Ninfa.

L’uomo, cittadino americano, nel 2020 era già venuto, a bordo di un volo privato, in quanto risulta socio al 51% di un’azienda agricola con sede proprio a Santa Ninfa.

Dopo i controlli di rito, la Polizia lo ha arrestato e condotto al Carcere di San Giuliano.

Qui il comunicato della Polizia:

Aveva con sé armi e droga il cittadino americano arrestato, nel tardo pomeriggio di ieri, presso l’aeroporto di Trapani Birgi, dagli operatori della Squadra Mobile della Questura di Trapani, coadiuvati dalla Polizia di Frontiera, dai funzionari dell’Agenzia della Dogane e da un’unità cinofila della Guardia di Finanza.

L’uomo, H.P.J., sessantaquattrenne statunitense, era giunto intorno alle 13.00 nello scalo trapanese, a bordo di un velivolo privato proveniente direttamente dalla Florida.

Nel corso del controllo effettuato sui numerosi effetti personali che il facoltoso uomo d’affari portava al seguito, gli operatori impegnati nell’attività di polizia, hanno rinvenuto due pistole calibro 38, schermate da alcuni pesi a cavigliera e diverse munizioni. Avvolti in alcune coperte una carabina ad aria compressa con potenza superiore a quella consentita in Italia per la libera vendita e due archi da tiro con relative frecce.

Celate all’interno di borracce in alluminio, diverse buste di marijuana per un peso complessivo di oltre un chilogrammo e, a parte funghi di tipo allucinogeno ed alcune compresse di prodotti anfetaminici.

Dai primi accertamenti effettuati, l’uomo, finito in carcere con l’accusa di introduzione nello Stato di armi e sostanze stupefacenti, era salito a bordo esibendo un passaporto annullato, traendo così in inganno il pilota del jet.

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