Con una nota congiunta Cgil Cisl Uil della provincia di Trapani intervengono in occasione della ricorrenza del primo maggio.
“Il disagio sociale sta crescendo, aumentano le disuguaglianze e chi era in difficoltà prima della pandemia, adesso si trova in una condizione di povertà assoluta, è il momento di varare misure forti per dare la scossa al territorio. Per questo Cgil Cisl Uil nazionali hanno scelto come slogan del Primo maggio di quest’anno, ‘l’Italia Si Cura con il Lavoro’, perché la ripartenza non può che passare proprio da due fondamentali concetti: centralità al Lavoro e alla Sicurezza, altrimenti sarà difficile avviare la ripresa”. Politiche attive del lavoro dunque, ma anche infrastrutture con l’uso dei fondi del Recovery per colmare i gap che da sempre affliggono la nostra provincia; la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze; la proroga del blocco dei licenziamenti; il varo di strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori e aziende che non ce la fanno più, per scongiurare il rischio di disoccupazione e chiusura di attività, sono fra le priorità. E non bisogna mai dimenticare che la ripartenza è possibile solo se si incentiva la campagna vaccinale per contrastare la diffusione del virus e si potenzia la sanità che non riesce più a dare le giuste risposte sia in termini di gestione del Covid sia per tutte le altre patologie e malattie gravi. Fondamentale anche il contrasto alla criminalità organizzata: in questo momento così delicato, bisogna tenere più alta l’attenzione contro le infiltrazioni mafiose, questo è il momento in cui lo Stato deve far sentire ancora di più la sua presenza, soprattutto laddove sono in arrivo fondi e relativi appalti affinché nessun interesse criminale possa trovare spazio”.
I tre segretari Cgil Cisl Uil Trapani, lanciano un appello alla politica.
“Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e le linee guida di utilizzo dei fondi Recovery, devono prevedere tutte quelle che sono le opere strategiche per i nostri territori affinché si avvii un serio ammodernamento e si possano creare sviluppo e occupazione. Serve dunque ripartire dal riequilibrio delle diseguaglianze sociali proprio nel Mezzogiorno, da nuovi investimenti sui temi della salute e sicurezza e da una riforma fiscale che contrasti l’evasione e riduca il carico sulle famiglie. I comuni devono essere pronti a gestire i fondi del Recovery in arrivo procedendo in tempi rapidi con i progetti esecutivi e gli appalti e per farlo servono le figure tecniche adeguate”.
Nel territorio trapanese secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di disoccupazione è del 17,3 per cento, sale al 32,1 per i giovani fra i 25 e i 35 anni e oltre il 10 per le fasce di età dai 35 in poi. Il 19 per cento del dato generale riguarda le donne, il tasso per gli uomini è del 16,4.
“Temiamo- continuano ancora i segretari- che siano ancora dati molto relativi perché se la proroga del blocco dei licenziamenti non verrà approvata insieme a politiche attive del lavoro, i numeri dei senza occupazione potrebbero crescere parecchio nel corso del 2021. Gli effetti nefasti della crisi non sono ancora del tutto visibili, molte attività stenteranno a ripartire, bisogna aiutarle con gli adeguati sostegni per scongiurarne il fallimento”. Infine dai segretari Cgil Cisl Uil Trapani un “grande ringraziamento a tutti quei lavoratori che con ruoli essenziali hanno retto il Paese in questo difficilissimo anno di pandemia, a loro dedichiamo il Primo Maggio”.
Filippo Cutrona, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello