Si parla di un nuovo cambio di zone dopo il 31 gennaio, quindi dalla prossima settimana. Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano resteranno quasi certamente rosse, la Provincia di Trento va verso la zona bianca, mentre è tutto da decidere per la Lombardia che vuole diventare, dati alla mano, zona arancione.
Dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità relativo alla settimana dall’11 gennaio al 17 gennaio è emerso che l’indice Rt è sceso da 1,09 a 0,97. Siamo dunque di nuovo sotto la soglia “di allarme”. Complessivamente, si legge nella bozza, sono 4 le Regioni e Province autonome con una classificazione di rischio alto, ovvero a zona rossa, (la settimana precedente erano 11). E vale a dire:
- Sicilia
- Sardegna
- Umbria
- Pa di Bolzano.
Nella fascia di rischio moderato (arancione) ci sono invece 11 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte , Pronvia autonoma di Trento, Puglia, Valle d’Aosta, Puglia e Veneto.
Nella fascia di rischio basso (gialla) ci sono sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana.
Il Presidente della Regione Sicilia è sempre fermo sui suoi passi: ovvero restare in zona rossa, se non addirittura inasprire le misure anti-contagio, visto che l’isola ha un rt oltre l’1%. E sta preparando un Piano ad hoc, in quanto il Cts regionale aveva consigliato almeno tre settimane di zona rossa.
Uno degli obiettivi è anche quello di sacrificare un periodo dell’anno, quello post feste, storicamente più “calmo” per il turismo, per poi ripartire in vista delle stagioni più calde.
Come data di vere riaperture, si parla dal 15 febbraio in poi. Prossima settimana si saprà qualcosa in più.
Concordo .chiudere come Marzo 2020 senza se e senza ma.