Migranti sbarcano a Trapani dopo la quarantena, continuano gli attacchi e i sostegni a Musumeci

redazione

Migranti sbarcano a Trapani dopo la quarantena, continuano gli attacchi e i sostegni a Musumeci

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lunedì 24 Agosto 2020 - 10:37

Hanno fatto sbarcare i migranti in quarantena al Porto di Trapani sulla GNV Azzurra, nave affittata dal Governo nazionale per prelevare da Lampedusa un gruppo di migranti sbarcati nelle nostre coste.

Tutti i 603 tamponi sono risultati negativi, mentre per i 5 positivi rimasti è stato effettuato un secondo tampone per la verifica della negatività del primo. Adesso verranno portati nei centri di accoglienza considerato che, come ha fatto sapere ieri in una nota il Viminale, l’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, non ha efficacia in quanto la materia di competenza statale.

Ancora dichiarazioni invece, in merito alla situazione migranti e all’ordinanza di Musumeci, arriva dal mondo politico. Il Circolo di Trapani del Partito Democratico ribadisce la vicinanza e la disponibilità all’accoglienza nei confronti di coloro che fuggono da persecuzioni, guerre, da ogni violenza e da condizioni di vita sub umane. In particolare, il Circolo chiede che non vengano lasciati alla sorte più crudele i destini di bambini, donne e uomini in pericolo di vita nel Canale di Sicilia. Chiede, rappresentando massima solidarietà, allo Stato italiano, alla Comunità Europea ed alla intera Comunità Internazionale: di rafforzare l’intervento e, in particolare, i presidi umanitari e sanitari sulle coste libiche e tunisine affinché non sia consentito liberamente ai mercanti di uomini di fare strage e di commettere ogni abominio su popolazioni colpevoli soltanto della ricerca della propria dignità. Chiede, agli stessi attori: che si fornisca supporto e aiuto alla popolazione tunisina, così vicina per storia e tradizioni alla gente trapanese, per superare la difficile fase emergenziale economica e sanitaria e che non si lasci, invece, il Governo di Tunisi, solo e privo di appoggi reali nel contesto magrebino e internazionale, alla mercé e in balia dei vicini “signori della guerra” e di boss di bande di disperati senza scrupoli, ma stipulando con lo stesso anche concreti e stringenti accordi bilaterali. Chiede, ai propri rappresentanti nel Governo ed al Governo stesso, l’abrogazione del Decreto Salvini e l’immediata riattivazione ed efficientizzazione del sistema degli SPRAR sull’intero territorio nazionale; l’adeguata predisposizione, senza ritardo, di strutture, mezzi e protocolli affinché l’eventuale accoglienza, nel pieno rispetto della dignità umana, avvenga nelle migliori condizioni di sicurezza possibile e contenimento dell’emergenza sanitaria sia per gli operatori sia per la cittadinanza.

L’assessore Pierobon interviene invece a difesa di Musumeci: “È il momento che Roma e l’Europa passino dalle parole ai fatti. Piena solidarietà al presidente Musumeci, è ora che si rompa il silenzio su una situazione che colpisce la dignità umana di centinaia di persone ammassate in condizioni disumane con gravi rischi per la propria incolumità. Di tante parole sentite – dice Pierobon – nulla è stato fatto e la Sicilia continua a restare isolata in questa difficile sfida dell’accoglienza. È una situazione intollerabile che ci riporta a un passato tragico, quando decenni fa i nostri emigrati venivano fermati in massa e controllati a Ellis Island in un luogo dove, successivamente, sono stati trattati i rifiuti, una terribile assonanza. Tutto questo non può continuare a esistere e a essere sopportato passivamente in una società civile come la nostra”.

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