Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo, ha revocato le misure dell’interdizione dai pubblici uffici e dell’obbligo di dimora a Roma a carico di Stefano Donati, ex direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, indagato nell’ambito dell’indagine “Aegades”. Le misure cautelari erano state emesse dallo stesso Cersosimo lo scorso 15 luglio.
La decisione del giudice è scaturita dall’esito delle dichiarazioni rese da Stefano Donati, e dalla corposa documentazione prodotta dallo stesso nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi a Trapani la scorsa settimana.
Si legge, nel provvedimento del GIP, che “l’istanza avanzata dal difensore merita accoglimento in virtù dell’attenuazione dei gravi indizi di reità e delle esigenze cautelari nei confronti del Donati”, che “l’autorizzazione all’utilizzo dell’autovettura elettrica in dotazione all’AMP rilasciata dal sindaco Antinoro in data 14.07.2011 dimostra l’insussistenza del reato di peculato” e che “la documentazione prodotta dalla Difesa in ordine alle modalità di svolgimento dei bandi per l’affidamento dei servizi dell’AMP, induce a ritenere che gli indizi raccolti dagli inquirenti non siano dotati di quella gravità necessaria al mantenimento delle misure cautelari applicate al Donati (con particolare riferimento alla mancanza delle necessarie forme di pubblicità dei bandi per l’affidamento dei servizi sostenuta dalla Guardia di Finanza)”.
Alla luce del citato provvedimento, Donati ha riassunto con immediatezza le funzioni di direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, ruolo che ricopre dal 2018, dopo gli 8 anni trascorsi alla guida dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.
Nei giorni scorsi erano stati revocati gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco Giuseppe Pagoto e dell’ex vicesindaco Vincenzo Bevilacqua, coinvolti nella medesima inchiesta “Aegades”.