Piero Genco segretario della locale Camera del Lavoro di Marsala ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo.
Quale è stato l’oggetto della riunione?
“Assieme ai colleghi rappresentanti delle altre sigle sindacali ci siamo recati dal primo cittadino per capire cosa si può fare in collaborazione per affrontare le questioni che sono sul tappeto anche in conseguenza della pandemia di coronavirus. Abbiamo ascoltato, ma anche proposto”.
Marsala naturalmente non si discosta dal quadro regionale e nazionale. Tuttavia la situazione locale ha delle proprie peculiarità.
“Tanta gente è disperata. Nelle settimane appena trascorse abbiamo continuato a firmare tantissime pratiche relative al decreto legge 18/2020 che consente di avere accesso ai contributi una tantum che lo Stato ha stanziato. Ma ci stiamo occupando anche dei lavoratori che sono collocati in cassa integrazione, sia ordinaria che in deroga a cui l’Inps ritarda a fare arrivare le somme. Ma tutto sommato queste sono le categorie che pur soffrendo, non sono sull’orlo del collasso. Altri sono in disperazione. I lavoratori che io definisco dimenticati”.
In che settori operano o forse è meglio dire operavano questi lavoratori?
“Sono i lavoratori in nero, in grigio, quelli che non hanno potuto accedere nè agli ammortizzatori sociali, nè ai bonus previsti dal decreto legge in vigore e quindi non hanno avuto alcuna entrata economica. Per fortuna gli ammortizzatori sociali in genere, prima il Rei e adesso il Reddito di Cittadinanza, hanno evitato un crisi che poteva scoppiare in un forte scontro sociale. I sindacati stanno proponendo a tutti i tavoli di concertazione dove questi soggetti che specialmente adesso avvertono la crisi, possano avere riconosciuto un qualche diritto alla sopravvivenza, ma il vero problema non è oggi, dove alla fine una soluzione temporanea verrà trovata dal governo magari con il confronto con le parti sociali, è il futuro che preoccupa”.
Il settore in cui si avverte più la crisi è quello dell’edilizia. Avete parlato con il sindaco dei cantieri da aprire?
“Guardi noi sappiamo che in questo settore l’edilizia privata è al collasso. I cantieri pubblici che in queste settimane si sono aperti a Marsala hanno un buona ripercussione dal punto di vista economico, ma nessuna da quello occupazionale. Le imprese che si sono aggiudicate gli appalti sono di altre provincie e si attrezzano con i loro lavoratori. Noi abbiano chiesto al sindaco di continuare la sua battaglia per aprire i grossi cantieri, pensiamo alla bretella autostradale, ai cantieri che si dovranno occupare dell’eliminazione dei passaggi a livello. Sono previste tantissime ore di lavoro e di conseguenza l’impiego della manodopera locale” .
E’ trapelato che un altro tema che avete trattato con l’amministrazione è la questione della riapertura delle scuole.
“Il sindacato che è fatto di padri, madri e di famiglie a cui sta a cuore la salute dei propri figli, si è interessato affinché sia rispettato il protocollo sanitario previsto. Su questo siamo certi che l’amministrazione guidata da Alberto di Girolamo agirà di conseguenza. Ci preoccupa invece di più la situazione dei lavoratori del comparto. Quelli pubblici che sono ancora in uno stato di precarietà e ai quali l’incertezza sul futuro rende difficile programmare la loro vita. Per quanto attiene invece ai lavoratori dipendenti dalle ditte esterne ( mense scolastiche, scuolabus ecc.) per il momento anche loro usufruiscono degli ammortizzatori previsti (Naspi…). Ma noi chiediamo all’amministrazione comunale di sapere se e come ripartiranno le mense scolastiche e come verranno utilizzati gli scuolabus. Attendiamo una risposta in merito anche dalla ex provincia alla quale ci siamo rivolti per quanto attiene le scuole medie superiori”.