Scrive Nino Contiliano: Tra bacilli e imbecilli, il virus-19

redazione

Scrive Nino Contiliano: Tra bacilli e imbecilli, il virus-19

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domenica 17 Maggio 2020 - 17:25

Quale altro collerico colera ancora, o Zeus, per gli italioti e i marsa-lesi e tutti gli esclusi dal potere di definire ciò che è malato o sano, vero o falso, certo o dubbio, possibile o impossibile, probabile o improbabile, giallo o rosso…? Non ti basta il “Covid-19”? Meglio non essere nati, che nati? Ma il caso e il caos della biologia e del vivente non appartengono né a te (Zeus) né ai tuoi ministri (tempo e luogo ti sfuggono). Il non-saputo non si lascia ingabbiare dall’insipienza che si veste di contrabbando. Mentre tu (Zeus) pensi, se esisti, il mondo e il vivente ‘si’ fa e ‘si’ auto-organizza. Si auto-organizza senza i tuoi/vostri decreti (nessun tipo di decreto è in grado di anticipare la mutazione genetico-creativa del vivente; ogni vivente è una dialettica immunitaria automatica di resistenza, attacco e fuga!). E poi è cosa mai venuta meno (e l’adesso non n’è immune!) il senso di una vecchia immagine: la tua Minerva (conoscenza, scienza, ipotizzamenti e deliri di controllo, valutazioni, giudizi, ammonimenti…), vola solo quando è arrivata la notte; cioè quando impera la cecità (forse, nel delirio dell’emergenza “pandemica” e dei poteri, anche i medici hanno dimenticato che l’occhio gode di un punto cieco!)

La debolezza (l’imbecillità), Sig. Sindaco lilibetano, non è proprietà solo dei bacilli. L’è anche dove i bacilli trovano la complicità di altri imbecilli (deboli) che si offrono come parasitos – parassiti (non parresiasti; i parresiasti sono coloro che dicono la “verità”, che non è quella del virus-19. Questi ha la corona- il virus “Napoleone”: “Dio me l’ha data e guai a chi me la tocca!”. Certo non è responsabile chi, debolmente trattando di matematica e di filosofia, tratta i calcoli statistici (per di più su campionatura affatto trasparente) come se fossero ora le “verità” della logica della filosofia o della matematica, trascurando il fatto (poi) che di logica e logiche le teorie e le pratiche non hanno un solo modello.

Specie se il “modello” (modello, si fa per dire) non è brevettato (M. Foucault, per l’età moderna, ne ha individuati diversi: quello del panottico, del lebbroso, del matto, del delinquente …). Nel caso municipale (in questione) infatti non se ne specifica la carta d’identità. I modelli non hanno un solo numero di matricola (municipale, militare o poliziesca!), o, come nel caso, una premessa retorica (stereotipata). Un senso comune cioè che, in barba al rigore e alla coerenza della logica, o di logica scelta e condivisa (fermi certi principi e assiomi formali e formalizzati), recita in maniera piuttosto ballerina.

Citiamo in stralcio una ricca campionatura erratica di debolezze argomentative: «“Immaginavo…, Suppongo pure…, non possiamo vivere nell’ansia e nel terrore…, dobbiamo imparare a convivere con il Coronavirus, Così come sembra…, potranno giungere in Italia senza mettersi in quarantena…, dal 18 maggio sarà possibile spostarsi…, ho ritenuto importante e necessario proteggervi…, non era mio intento rendere obbligatorio l’uso delle mascherine…, Ma se lo avessi fatto, sarei stato un irresponsabile. Anche se voi non vi preoccupate della vostra salute e di quella degli altri, perché ritenete che a Marsala ormai siamo immuni dal contagio, è invece mio compito occuparmene…, Abbiamo scelto il 31 luglio 2020 come scadenza dell’ordinanza perché è la data prevista a gennaio dal Governo come fine dello stato di emergenza. Ma ovviamente l’ordinanza così come può essere posticipata, potrà pure essere revocata in anticipo o modificata. Vi assicuro… Non avete idea di quante segnalazioni ho ricevuto negli ultimi giorni, da cittadini giustamente preoccupati di eventuali nuovi contagi …, in alcune città italiane continuano ad esserci nuovi casi positivi…”». Sull’accadere degli eventi e della contingenza dei fenomeni, regna solo l’indeterminazione e l’imprevedibilità. Il calcolo è solo della logica statistica, o dei maghi di turno!

Ma Lei, Sig. Sindaco, unitamente a Giunta e Consiglio, e ai tanti segnalatori preoccupati, è/siete/siamo veramente (logicamente, scientificamente e sperimentalmente) convinto/i (e convincente/ti), Lei/Voi, come tutti gli altri governanti, di non essere “irresponsabili” se si amministra/te con il linguaggio dell’evenemenziale, dell’immaginare, del “fantasmizzare”?; con lo scambiare il possibile come se fosse il reale già all’opera? (attento alla logica, magari quella classica!); se amministra/te utilizzando la patologia dell’emotività (la paura), al posto dell’intelligenza critico-contestuale di luoghi e tempi, è credibile il poter sbarrare tutte le strade ai virus, vecchi e nuovi, con le museruole e il vaccino universale? (i vaccini sono di là da venire, e già invecchiati, mentre le mutazioni hanno già provveduto, e avanti, a modificare pure la forma dello stesso vivente). Non Le pare che bisogna finirla con le ri-colonizzazioni mentali e geografiche italiane, e quelle delle geo-politiche globali? Dia spazio alla creatività dell’autonomia locale (lo stato di emergenza non impedisce le libertà ponderate)!

Suvvia, Sig. Sindaco, le museruole, tranne i casi di circostanze e luoghi dove c’è certezza oggettiva dell’infezione, non vanno più bene neanche ai cani. In questo tempo, spesso, negli scambi umoristici in giro per la rete, correva la seguente scena: una allegra compagnia di cani (a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro) che, in visita per le città, le sue strade, le case, senza museruola guardavano (stupiti) uomini e donne, piccoli e grandi, vecchi e giovani (chiusi in casa e dietro i vetri delle finestre) con la museruola!

Suvvia, Sig. Sindaco, uno scatto d’orgoglio; non sia più realista del re! Né così fermerà/rete il riavvio della circolazione globale di cose, mezzi e persone. Così (chiuso, come la geometria degli acuti-ottusi-retti) istiga i monarcomachi! Ma, dopo tutto, forse c’è il bisogno, se la democrazia (potenza e violenza del demo), pur essendo il “peggiore” dei governi, in atto, non ha eredi migliori. E poi con i virus non si impara (maestra la chimica, la biologia, la medicina…) a conviverci da ora, e per siffatti decreti amministrativi!

Antonino Contiliano

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Un commento

  1. Piero Di Giorgi 17 Maggio 2020 18:26

    Il punto è che ci sono circa 8500 decisori: circa 8 mila comuni, 20 regioni e cinque cento tra governo ed esperti vari.

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