Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato la proroga della convenzione con Enna

redazione

Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato la proroga della convenzione con Enna

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giovedì 25 Luglio 2019 - 18:24

La stipula dell’accordo con la città capoluogo di provincia della Sicilia centrale predispone l’esercizio in forma associata delle funzioni del dirigente all’urbanistica, l’ingegnere Venerando Russo. Durante la seduta consiliare sono stati votati anche quattro debiti fuori bilancio.

Per la seconda volta in questo mese, il Consiglio comunale ieri sera si è riunito presso il Centro Congressi Marconi a causa dei lavori che stanno interessando la sede istituzionale dell’organo elettivo: l’Aula Falcone-Borsellino del Palazzo di città. Dunque, nel corso delle comunicazioni, dall’esponente di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli, è stato rivolto innanzitutto l’invito all’amministrazione comunale a risolvere la questione dello stadio Lelio Catella sollevata dall’Alcamo Calcio. Dal democristiano Saverio Messana è invece pervenuta l’informazione sul bando regionale finanziato con fondi europei per acquistare le compostiere. Infine, la capogruppo dei grillini, Annalisa Ferrara, ha ricordato la recente notizia sullo sblocco dei fondi di 21 milioni di euro da parte del Ministero della Salute, guidato dalla ministra pentastellata Giulia Grillo, per realizzare il nuovo ospedale di Alcamo in contrada San Gaetano. Durante la seduta è stata trattata anche l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Sucameli relativa alla situazione della via per Camporeale. Attualmente, ha fatto sapere il vicesindaco Vittorio Ferro si attende la gara che dovrà essere espletata dal commissario competente. Infatti, nella misura del governo nazionale, volta agli investimenti sulle messa in sicurezza delle strade, vi è rientrato il progetto che interessa suddetta via. L’interrogazione a firma dei consiglieri Rita Norfo e Saverio Messana, al contrario, è stata rinviata alla prossima seduta consiliare utile.

Successivamente, sono stati deliberati quattro debiti fuori bilancio relativi a delle controversie sulle cosiddette insidie e trabocchetti. Tre su quattro debiti sono stati portati in Aula Consiglio entro i termini previsti dalla legge per essere approvati. Come evidenziato dal capogruppo dell’UDC, Saverio Messana, però, i termini del pagamento dei summenzionati debiti non vengono rispettati dalla ragioneria, guidata dal dirigente Sebastiano Luppino, sforando i 120 giorni. Ciò, infatti, è quello che emerge dal report sul monitoraggio dei debiti fuori bilancio stilato dal segretario comunale, il dottore Vito Bonanno. Per superare tale criticità, la presidente della seconda commissione competente in materia, Noemi Scibilia (M5S) ha riferito all’Aula che tale tema verrà affrontato in sede di redazione del Regolamento sulla contabilità.

La delibera concernente il primo debito è stata emendata a causa di un errore materiale approvato nel testo precedente, già sottoposto e votato dal Consiglio comunale nel corso di un’altra seduta. La votazione dell’emendamento si è conclusa all’unanimità dei presenti. La delibera e la sua immediata esecutività hanno ottenuto medesimo risultato. Gli altri tre debiti, invece, ammontano complessivamente a 21.130 euro.

Il secondo debito fuori bilancio è terminato come la prima deliberazione. Invece, il terzo debito fuori bilancio sottoposto ai consiglieri comunali ha ottenuto 17 voti favorevoli ( 12 M5S,  Saverio Messana, Anna Allegro, Caterina Camarda, Filippo Cracchiolo, Gino Pitò). Ha espresso voto contrario Giacomo Sucameli. Anche l’immediata esecutività è terminata con il medesimo risultato.

Infine, il quarto debito è stato votato in egual maniera. Prima di passare alla trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, il capogruppo di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli, ha sollevato la pregiudiziale di illegittimità sulla proposta di delibera concernente lo schema di convenzione con il comune di Enna. La stipula dell’accordo con la città capoluogo di provincia della Sicilia centrale predispone l’esercizio in forma associata delle funzioni del dirigente all’urbanistica, l’ingegnere Venerando Russo. La pregiudiziale dell’esponente di SF è stata respinta poiché la votazione si è conclusa solamente con 6 sì (Anna Allegro, Saverio Messana, Giovanni Calandrino, Filippo Cracchiolo, Caterina Camarda, Giacomo Sucameli). Ha espresso voto contrario il consigliere comunale di ABC-Alcamo Cambierà Gino Pitò. Si sono astenuti i 12 consiglieri del M5S presenti al Marconi.

Il dibattito del consesso civico si è acceso successivamente, al momento della trattazione della proposta avanza dall’ufficio comunale, la direzione 3 guidata dal dirigente Francesco Maniscalchi. Infatti, i grillini hanno manifestato contrarietà sul secondo punto della delibera nella quale si prospettava di autorizzare la firma della convenzione ad “avvenuta definizione dei rapporti finanziari pregressi da parte del Comune di Enna” non ancora corrisposti al municipio alcamese (44 mila euro). Per i pentastellati, detta previsione non sarebbe collimata con il primo punto della proposta, nella quale veniva espressa comunque la volontà politica di procedere all’accordo. Davanti alla resistenza del dottore Maniscalchi di non volere accogliere l’invito a eliminare il secondo punto, la maggioranza M5S ha presentato un emendamento firmato dalla consigliera comunale Giovanna Melodia più 7 consiglieri comunali del suo gruppo con la richiesta all’ufficio competente di procedere alla cassazione del medesimo. L’emendamento ha ricevuto parere tecnico contrario da parte del dirigente. Nel corso della discussione è stato chiarito che l’eventuale votazione non avrebbe comportato la nascita di un potenziale danno erariale, così come paventato dal consigliere comunale Sucameli. Per i grillini, inoltre, i rimborsi dovuti dall’ente ennese devono essere richiesti dall’ufficio competente di Alcamo a prescindere dalla volontà di rinnovo della convenzione tra i due comuni. Una prima votazione è stata effettuata dall’organo elettivo sull’emendamento presentato dal consigliere Gino Pitò con il quale si proponeva di modificare l’articolo 4 della convenzione, estendendo i termini per lo svolgimento in forma associata del dirigente della direzione 1, sviluppo economico e territoriale, al 31 dicembre invece del 31 agosto. L’emendamento è stato respinto: favorevoli 2 consiglieri comunali (Camarda e Pitò), un voto contrario (Messana). Gli astenuti sono stati 13 (M5S). La maggioranza grillina, infatti, ha affermato di auspicare che l’ingegnere Russo possa rimanere a lavorare presso l’ente oltre i termini previsti dalla convenzione e a tempo pieno ( passando da 3 a 5 giorni a settimana).

Dopo una pausa di 10 minuti richiesta dai pentastellati per mettere a punto il loro emendamento, sono ripresi i lavori del Consiglio comunale. L’emendamento grillino è passato con 11 voti a favore (M5S). I voti contrari sono stati 3, quelli di Pitò, Camarda, Cracchiolo. Si è astenuto un consigliere comunale grillino, Antonino Asta. Prima della votazione dell’emendamento a firma Melodia più 7, il capogruppo dell’UDC, Saverio Messana,  non condividendo la scelta politica della maggioranza di andare contro il parere del dirigente, è uscito dall’aula consiliare in segno di protesta. La delibera emendata, poi, è stata votata favorevolmente da 12 consiglieri del M5S. Invece, i consiglieri contrari sono stati 3: Camarda, Pitò, Cracchiolo, Nessun astenuto. Infine, l’immediata esecutività è stata deliberata con 12 voti a favore (M5S), uno contrario (Cracchiolo) e 2 di astensione (Camarda, Pitò).

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