Alcamo, in Consiglio comunale passa la mozione Cracchiolo-Norfo sul precariato

redazione

Alcamo, in Consiglio comunale passa la mozione Cracchiolo-Norfo sul precariato

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sabato 29 Giugno 2019 - 09:21

L’atto di indirizzo politico dell’opposizione è stato emendato dai pentastellati che hanno aggiunto alcuni punti allo stesso. Inoltre, a inizio serata, l’Aula consiliare si è espressa all’unanimità sulla mozione della maggioranza grillina per intitolare il campo S. Ippolito a Onofrio Cilluffo.

Si è protratta fino a notte fonda la lunghissima seduta consiliare di giovedì del Consiglio comunale di Alcamo. Tema caldo della serata è stato quello della stabilizzazione dei cosiddetti contrattisti dell’ente e per tale motivo i lavori dell’Aula consiliare sono avvenuti alla presenza di un folto pubblico, composto da tali lavoratori, per lo più donne. Il Consiglio comunale, prima di affrontare la mozione di indirizzo firmata da due consiglieri delle minoranza, Filippo Cracchiolo del PD e Rita Norfo dell’Udc, ha discusso l’interrogazione del capogruppo dei democristiani, Saverio Messana avente ad oggetto la stessa problematica. Per presentarla in Aula Falcone-Borsellino, però, è stata necessaria una sospensione dei lavori al fine di consentire la partecipazione al dibattito del sindaco Domenico Surdi e dell’assessore al personale Fabio Butera impegnati, per tutto il pomeriggio di ieri, ad un tavolo con i sindacati, tenutosi in Prefettura, proprio sul caso dei precari. Un altro incontro, come riferito dagli stessi una volta raggiunta la seduta, è previsto fra 40 giorni.

Prima della discussione sull’atto di indirizzo politico, la capogruppo del M5S, Annalisa Ferrara, ha chiesto al dirigente del comune Francesco Maniscalchi, che ieri sera ha sostituito il segretario comunale Vito Bonanno, eventuali profili di incompatibilità per la trattazione del punto all’ordine del giorno con il quale si chiedeva la modifica del Piano del fabbisogno, per l’appunto. Il dottore Maniscalchi ha spiegato che nel caso delle mozioni non sussistono tali motivi ostativi. Dall’opposizione, invece, le critiche emerse nei confronti dell’amministrazione grillina hanno riguardato in particolar modo il Piano del fabbisogno contenuto nel DUP 2019-2021, all’interno del quale sono previste le stabilizzazioni per 292 lavoratori con contratto a tempo determinato, con il rischio, a parere dei firmatari della minoranza, di lasciarne altri 100 a casa. I 391 cosiddetti contrattisti del Comune di Alcamo costituiscono un unicum del panorama nazionale e regionale. Da oltre 20 anni detti lavoratori aspettano che si trovi una soluzione politica alla propria situazione di perenne incertezza. Il loro contratto per decenni è stato rinnovato annualmente dalla Regione Sicilia che ha garantito negli anni la copertura dell’80% della spesa prevista per i loro stipendi. Ma si è dovuta attendere la legge Madia del 2017 per consentire agli enti locali di poter stabilizzare tale personale in dotazione dei comuni, comunque, mediante delle procedure concorsuali. Proprio su questo ultimo punto si è svolto lo scontro tra maggioranza 5 Stelle da un lato, ligia a seguire la disposizione della legge nazionale, e parte della minoranza dall’altro, che, anche ieri sera, ha chiesto al primo cittadino di procedere all’assunzione tout court di detto personale come prevede la normativa regionale che porta la firma dell’assessore Bernadette Grasso, che consentirebbe di assumere senza concorso per l’appunto. Sennonché, come evidenziato in Consiglio comunale dalla maggioranza pentastellata, in questo mese, la norma è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri davanti alla Corte Costituzionale sollevandone l’illegittimità costituzionale. E, dunque, i grillini hanno presentato un emendamento alla mozione che invita il governo locale a continuare il percorso intrapreso con le procedure concorsuali per la stabilizzazione ( come è avvenuto già per i 28 agenti della polizia municipale) e l’ultimissimo atto d’interpello interno dell’ente che ha consentito agli amministratori pentastellati di apprendere la disponibilità di diversi lavoratori, con contratto a termine, a svolgere altre mansioni (quella di ausiliare del traffico nello specifico). Dunque, un presupposto indispensabile a sostegno di quel Piano del fabbisogno che, come ribadito sia dall’assessore al ramo Butera che dal sindaco Surdi, resta dinamico, dal momento che la legge Madia consente di avviare le procedure per le stabilizzazioni entro dicembre del 2020. Tuttavia sul tema non sono mancati minuti di dibattito acceso tra le due parti del Consiglio comunale in contrapposizione, anche se alla fine maggioranza e opposizione hanno trovato appunto la quadra. Infatti, l’emendamento dei 5 Stelle ha immesso alla mozione della minoranza, che invitava l’amministrazione Surdi a sfruttare tutti gli spazi aggiuntivi previsti dalla legge regionale e nazionale per mettere fine al precariato storico, alcuni punti: la modifica del piano del fabbisogno del personale dell’ente con l’inserimento dei lavoratori di categoria B, ai quali destinare dei corsi per svolgere la mansione di ausiliare del traffico; la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari rientranti nella citata categoria; la predisposizione di un atto di interpello per i lavoratori di categoria C per istituire un ufficio per la riscossione e recupero crediti e uno di segreteria di commissione consiliare; il potenziamento dell’ufficio delle politiche comunitarie e individuazione di nuovi profili professionali, come l’animatore culturale e l’accompagnatore turistico. L’emendamento è stato votato favorevolmente da 13 consiglieri comunali (12 M5S + Rita Norfo). Nessun voto contrario. Sono stati, invece, 5 gli astenuti: Cracchiolo, Sucameli, Messana, Pitò e Dara. La mozione al contrario è stata approvata con 17 voti a favore: 12 consiglieri del M5S, Cracchiolo, Messana, Dara, Sucameli e Norfo. Si è astenuto l’esponente di Abc-Alcamo Cambierà, Gino Pitò.

L’Aula consiliare a inizio serata, inoltre, si è espressa all’unanimità sulla mozione della maggioranza grillina per intitolare il campo S. Ippolito a Onofrio Cilluffo, conosciuto in città come “Nonò”, presidente della squadra Juventina di Alcamo, scomparso nel 2009 all’età di 85 anni, il quale ha dedicato la sua vita a cercare di coinvolgere tanti giovani alcamesi nello sport.

Linda Ferrara

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