Hanno divertito, irritato, fatto discutere e riflettere, trapanesi e non, i misteriosi creatori della pagina satirica “Memesuddu“, che ha compiuto un anno proprio lo scorso 23 giugno.
La pagina Facebook più irriverente della provincia di Trapani spegne la sua prima candelina dopo 365 giorni vissuti con leggerezza ma sempre con l’attenzione a ciò che succede in città e nei dintorni, tramite i meme, le immagini che tramite una piccola modifica grafica o scritta, si diffondono tramite i social.
I due anonimi ideatori, che si celano sotto le identità fittizie di “Silvio Berlusconi” e “Gianfranco Fini”, si reputano soddisfatti dei risultati raggiunti, con cifre importanti. Oltre 10 mila i follower che seguono quotidianamente la pagina, che grazie al meccanismo delle condivisioni si traducono in circa 70 mila persone raggiunte in media ogni settimana, con punte di 100mila nel corso delle ultime due settimane della campagna elettorale, diventando il primo vero fenomeno virale in zona.
Numerosi i personaggi che gravitano intorno alla politica trapanese lanciati dalla pagina: da Cacafoco, soprannome di Giuseppe Di Trapani, al gigante buono Di Via, sino a Giuseppe Lipari, per gli amici Boccino, che ha saputo sfruttare la popolarità acquisita sul web per centrare l’elezione a consigliere a Palazzo Cavarretta. Il punto di forza per la crescita della pagina è stato senza dubbio rappresentato dalla condivisione dei video e proprio grazie a uno di questi il “PABBE” pronunciato dall’avvocato Galluffo è diventato il tormentone della campagna elettorale. Non vanno nemmeno trascurati gli estratti dai comizi di Custonaci, che hanno reso ancora più sentita la competizione elettorale nel piccolo comune marmifero, in cui Bica proponeva le “ciambelline dorate” contro le “cazzulate di quacina” proposte da Morfino. Un successo che ha portato alla creazione del canale YouTube della pagina, ormai ricchissimo di materiale.
«La cosa che ci rende orgogliosi – commenta “Gianfranco Fini” – è che in qualche modo abbiamo contribuito ad appassionare anche i più giovani alla politica e sicuramente con i nostri meme abbiamo reso più frizzante un confronto che appariva dall’esito scritto già in partenza, come hanno poi dimostrato i risultati».
«E oltre a tutto ciò – aggiunge “Silvio Berlusconi” – abbiamo esportato a Trapani una cultura, quella del web, che a livello nazionale è consolidata e presenta diverse realtà interessanti ma che non aveva ancora un corrispettivo locale. Il nostro sogno adesso è rendere Trapani la città più virale d’Italia. Sappiamo che è difficile ma è giusto provarci».
I due memers si dicono però convinti che si possa crescere ancora, magari per vie ancora intentate. «Stiamo pensando – dicono – di tradurre l’esperienza di Memesuddu attraverso anche altri canali. Non ci poniamo limiti, anche grazie al nostro manager, Guglielmo Marconi, che non produce meme, ma è la mente dell’operazione: ci suggerisce lui i passi da compiere per attirare sempre più follower».
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