Si è conclusa all’una di notte la manifestazione in onore della patrona di Alcamo dopo 25 minuti di esuberanti giochi pirotecnici che hanno intrattenuto i cittadini accorsi, in migliaia, in Piazza Bagolino per assistere al loro lancio dal Bastione. Sono stati sei i giorni dedicati alla rievocazione del culto Mariano, segnati da una variegata presenza di eventi che hanno riempito il palinsesto ideato dall’amministrazione comunale.
Quasi una settimana ricca di attività culturali e religiose è stata quella trascorsa ad Alcamo. Infatti, quest’anno i festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli si sono valorizzati ulteriormente con degli eventi proposti dalla moltitudine di associazioni, tra cui la Pro Loco, che, grazie anche ad una disponibilità economica leggermente più cospicua rispetto a quella dell’anno scorso ( da 40 a 50 mila euro), hanno inondato il programma organizzato dall’amministrazione comunale. Una manciata di risorse economiche che, però, ha fatto la differenza. Il colpo d’occhio delle luminarie per le vie principali della città, certamente, ne è stata una testimonianza. Da sole sono riuscite a fare da cornice ad una festa colma di appuntamenti che hanno soddisfatto le più disparate esigenze. Come da tradizione, la manifestazione è cominciata tre giorni prima dei festeggiamenti religiosi che si svolgono dal 19 al 21 giugno, quest’ultima data dell’apparizione della Madonna ad alcune popolane della città, nel 1547, in prossimità di un torrente dove oggi sorge il Santuario a Lei dedicato. Dunque, già da sabato scorso si è avuta la sensazione che la festa in onore della patrona di Alcamo avrebbe riservato delle belle sorprese, vista la partecipazione non solo dei residenti ma anche di gente proveniente dalle località limitrofe e stranieri. Sin dalla mattinata del 16 giugno, infatti, circolavano sui social gli scatti della Collettiva “Arte a Cielo Aperto”, a cura dell’associazione Creatività Donna, svoltasi in via XI febbraio, che ha riscosso un ottimo successo. Altra mostra che ha registrato delle interessanti partecipazioni è stata quella allestita nella ex Chiesa San Giacomo De Espada con l’esposizione degli strumenti musicali multietnici della collezione del maestro Fausto Cannone, donata alla città, e accompagnata dalle opere del fotografo A. Siragusa. Oltre 700 sono state le presenze riportate nei primi giorni di apertura al pubblico. In totale, sono state nove le mostre organizzate in questa settimana. Sempre nelle stessa serata, si è svolto il concerto di apertura di festa con Pietro Adragna, fisarmonicista più volte campione del mondo, che ha intrattenuto, nell’Atrio del Collegio dei Gesuiti, centinaia di spettatori duettando con il cantautore alcamese Alessio Alessandra. L’anima folk, sicuramente, è stata al centro dell’intera manifestazione, alla quale, sin dall’anno scorso, l’amministrazione pentastellata, mediante l’intuito dell’assessore alla cultura, Lorella Di Giovanni, ha voluto dare un tratto caratteristico puntando anche sul turismo religioso. Infatti, accanto ai numerosi appuntamenti musicali, teatrali, cinematografici, circensi e di danza e, perfino, enogastronomici, si sono susseguiti eventi volti prettamente alla religiosità, ma impregnati di arte e storia, come la mostra, il concerto lirico e l’itinerario dedicati al culto Mariano. Per non tralasciare, appunto, la tradizione si è dato spazio all’esibizione dell’Opera dei Pupi della famiglia Oliveri, un patrimonio cittadino da riservare. Entusiasmante, inoltre, la rievocazione storica de “L’Antico Villaggio”, allestito presso la suggestiva Fontana Araba nel quartiere antichissimo di “San Vituzzu”, che, insieme al “Corteo storico di Ferdinando Vega”, entrambi organizzati dall’associazione I Cavalieri del castello dei Conti di Modica, sono riusciti ad attirare migliaia di visitatori da tutto l’hinterland, ma non solo. In Piazza Ciullo, l’amministrazione 5 stelle è riuscita a portare uno dei massimi esponenti della musica folk siciliana, Mario Incudine, in cima alle classifiche musicali italiane per il duetto con Biagio Antonacci nel pezzo “Mio fratello”. Il cantante ennese, accompagnato dalla band, è riuscito a coinvolgere il pubblico che ha apprezzato l’esibizione saltando e ballando a tempo.
Ovviamente, la festa in onore della Madonna non poteva non svolgersi senza la tradizionale “Calata” delle autorità al Santuario, con la celebrazione dei vespri presieduta dal Vescovo Monsignor Fragnelli; la consegna da parte del sindaco, Domenico Surdi, delle chiavi della città alla patrona di Alcamo; e la processione della sacra statua di Maria Santissima dei Miracoli, anche quest’ultima partecipatissima. Il saluto più caloroso alla patrona da parte della città si è però avuto con i 25 minuti di esuberanti giochi pirotecnici che hanno intrattenuto i cittadini accorsi, in migliaia, in Piazza Bagolino per assistere appunto al loro lancio dal c.d. Bastione. Un tripudio di fuochi d’artificio che ha soddisfatto gli alcamesi e il loro primo cittadino, il quale, in un comunicato stampa diffuso stamane, a conclusione dei festeggiamenti, ha affermato “la Citta si è ritrovata intorno alla Festa più importante per gli alcamesi, il culto in onore di Maria SS. dei Miracoli. Abbiamo riscoperto e rivalorizzato tutte le nostre tradizioni religiose, storiche, culturali nonché il sano divertimento, l’allegria armoniosa e luminosa”. Ed ha aggiunto “Il mio Grazie va indistintamente a tutti coloro i quali hanno permesso, con straordinario impegno, volontà ed entusiasmo questo splendido risultato della nostra Festa”.
Di seguito, riportiamo i momenti più significativi della festa della Madonna dei Miracoli.
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