La vicenda della nave Aquarius a cui è stato negato l’attracco nei porti italiani dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, di concerto col responsabile alle infrastrutture Toninelli, tiene banco anche sul fronte politico locale. A Trapani, come a Palermo, il sindaco neoeletto Giacomo Tranchida aveva offerto la disponibilità del capoluogo ad accogliere l’imbarcazione. Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri comunale marsalesi Luana Alagna, Linda Licari, Daniele Nuccio, Vito Cimiotta, Federica Meo, Mario Rodriquez e Ginetta Ingrassia, che hanno inviato una nota al sindaco e agli organi di stampa chiedendo al primo cittadino di rendersi protagonista di un’azione di disponibilità nei confronti delle navi delle ong su cui viaggiano profughi e richiedenti asilo in fuga da fame, guerre e persecuzioni. “Qualunque sia la difficoltà che può affrontare una famiglia, la porta per chi ha bisogno resterà sempre aperta – scrivono i 7 consiglieri -. Allo stesso modo una comunità, seppur sofferente, non può restare insensibile dinnanzi alla richiesta di aiuto di chi fugge dalla fame e dalle guerre. la caratteristica della nostra civiltà è sempre stata quella dell’accoglienza ed è li che ci troverete, dalla parte degli ultimi pronti ad offrire un approdo sicuro. Siamo certi che il sindaco di Marsala, raccordandosi con il Prefetto, si unirà agli esempi virtuosi di Napoli e Palermo contro la violazione del diritto internazionale e a favore del rispetto e della tutela dei diritti umani, rendendosi disponibile, oggi e in futuro, ad offrire tutti gli aiuti logistici e umanitari necessari a trarre in salvo i 600 migranti a largo delle coste di Sicilia”.
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