Alla fine del 2013 la giunta comunale guidata dal sindaco Giulia Adamo approvò il Piano Urbano di razionalizzazione e ristrutturazione della rete distribuzione carburanti. Redatto dal settore “Grandi Opere”, diretto dall’ingegnere Gianfranco D’Orazio, l’atto recepiva lo spirito del decreto sottoscritto dall’assessore regionale all’industria, contenenente precise norme di indirizzo relative alla dismissione e alla razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti. Obiettivo del Piano era programmare un corretto utilizzo del territorio, la gestione in sicurezza degli impianti, la tutela dell’ambiente nonché il corretto sviluppo della viabilità.
Il Piano fu trasmesso anche al Consiglio comunale di Marsala, a cui spettava l’approvazione definitiva prima di procedere alla sua attuazione, che avrebbe comportato una generale revisione degli impianti presenti sul territorio lilybetano, tenuto conto che dalla ricognizione effettuata dalla Polizia Municipale era emerso che 18 dei 49 impianti attivi nel marsalese risultavano incompatibili con le indicazioni normative. In particolare, si evidenziavano criticità riguardanti la loro collocazione in prossimità di incroci stradali particolarmente trafficati o di edifici pubblici. Nel caso di mancato adeguamento, il Piano prevedeva la dismissione degli impianti considerati “incompatibili”. Il punto fu inserito all’ordine del giorno senza però essere mai discusso dal massimo consesso civico marsalese, durante la precedente consiliatura, conclusasi in anticipo per le dimissioni della Adamo. Il Piano è poi rimasto fuori dalle varie convocazioni che hanno l’assemblea di Sala delle Lapidi eletta nella primavera del 2015.
A tirare fuori dall’oblìo la vicenda è adesso proprio un componente del massimo consesso civico – Daniele Nuccio – che ha presentato un’interrogazione all’attenzione del sindaco Alberto Di Girolamo e del segretario generale Bernardo Triolo. In particolare, il consigliere del Gruppo Misto (eletto nella lista Cambiamo Marsala) sollecita la trasmissione degli atti relativi alla delibera di giunta del 17 dicembre 2013 che aveva approvato il Piano carburanti. “Chiedo al sindaco – aggiunge Nuccio – se ritiene opportuno, ed in osservanza della normativa nazionale e regionale in materia, riprendere tale documentazione e trasmetterla al Consiglio comunale per ulteriori approfondimenti e valutazioni”.
Nella sua istanza, il consigliere lilybetano evidenza come si tratti di un tema che contiene “aspetti centrali per quanti intendono perseguire il sogno della costruzione di città che guardino ad una certa impronta europea”, in particolare per ciò che concerne il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, nonché la promozione di un determinato modello di viabilità. “Il principio che guida la mia attività – spiega Nuccio – è sempre lo stesso: le leggi nazionali si applicano e le regole di rispettano, a prescindere dalle famiglie coinvolte. A riguardo, si può negare che a Marsala c’è un monopolio e che probabilmente per questa ragione il prezzo del carburante è più alto che altrove? Mi aspetto una tempestiva risposta dal sindaco”.