Candidature, il PD guarda a Roma ma crescono i malumori

Gaspare De Blasi

Candidature, il PD guarda a Roma ma crescono i malumori

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giovedì 18 Gennaio 2018 - 09:49

Malgrado il risultato della direzione nazionale del Partito Democratico, la situazione del centrosinistra per quanto attiene alle candidature per il rinnovo del Parlamento, è ancora in alto mare.

Abbiamo citato il massimo organismo dirigente del partito di Matteo Renzi, non a caso. Infatti alla direzione nazionale del più grande partito del centrosinistra spetterà la parola definitiva per quanto attiene le candidature da proporre agli elettori, sia nella quota uninominale che in quella proporzionale.

In Sicilia sono in 20, tra deputati e senatori uscenti, che potrebbero tentare il ritorno in Parlamento. Ma i sondaggi non giocano certamente dalla parte del PD. “Se ci andrà bene – ci ha detto un dirigente regionale del partito – soltanto una decina ritorneranno nelle istituzioni che hanno appena lasciato. Senza contare che oltre a chi mira al rinnovo, c’è anche la quota da attribuire al cosiddetto rinnovamento”. Inoltre, aggiungiamo noi, quasi sicuramente qualche capolista verrà “catapultato” da Roma anche se non dovesse essere un siciliano doc. per ovviare a questo “inconveniente”, sembra che nella riunione della direzione regionale che si terrà nella prossima settimana, sarà avanzata la proposta che a scendere in campo, con varia collocazione, siano tutti i candidati ( eletti e non ) delle scorse regionali. Vedremo. Naturalmente la provincia di Trapani non è estranea a questo ragionamento. C’è da dire però, a sostegno delle tesi dei democratici, che se si vuole prendere come punto di riferimento le ultime elezioni regionali, il PD ha totalizzato il 20% dei voti validi.

“Ci muoveremo – affermano dal PD regionale – nel quadro delle alleanze stabilite dal partito, tuttavia non possiamo non tenere conto che dai nostri circoli emerge forte una logica che va verso il criterio della rappresentanza del territorio”. In provincia di Trapani, come abbiamo più volte sottolineato, il risultato delle recenti elezioni regionali, ha consegnato al partito e più in generale al centrosinistra, una serie di “sconfitti” eccellenti. Inoltre, la concomitanza con il voto amministrativo che porterà al rinnovo dei consigli comunali e della carica di sindaco in comuni importanti come Trapani e Castelvetrano, comporta una scelta che deve essere in simbiosi con quella dei candidati al Parlamento. Nel collegio Trapani Marsala, si pensa ad una candidatura alla Camera di Giacomo Tranchida, risultato il primo dei non eletti alle regionali con oltre 10mila preferenze. Da ambienti vicini all’ex sindaco di Erice si apprende però che lo stesso Tranchida non disdegnerebbe l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Trapani. Resta in sospeso anche la vicenda Ruggirello. L’ex deputato ormai organico al PD, vorrebbe dire la sua in tema di candidature. Appare quasi certa invece la riproposizione al Senato di Pamela Orrù, inquilina uscente di Palzzo madama e componente la direzione nazionale del PD.

Fuori dal Partito Democratico, ma nell’ambito dell’alleanza di centrosinistra, appare certa la candidatura dell’ex deputato regionale e leader socialista Nino Oddo, il quale guiderebbe, nel proporzionale, una lista che comprende oltre al PSI anche Verdi e Area Civica. Ci sarebbe poi la vicenda locale legata agli ex Udc. “Siamo stati contattati dal segretario della parte del partito che ha aderito al centro sinistra – ci ha detto Giovanni Sinacori, consigliere comunale eletto nelle fila del partito che ha lasciato alla vigilia delle elezioni regionali -. A Giampiero D’Alia abbiamo detto che in questo momento non esistono le condizioni per avviare una discussione finalizzata ad eventuali candidature”.

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