Le acque dello Stagnone di Marsala si sono trasformate ancora una volta in un campo di regata nel segno dello sport e dell’integrazione. Ieri mattina si è infatti tenuta per il secondo anno consecutivo l’iniziativa “Libere in mare”, una lezione di windsurf per abbattere le barriere della diversità. L’evento ha visto come protagoniste dell’esperienza giovani donne marsalesi e africane. La campionessa di windsurf Laura Linares, insieme ad un gruppo di amiche, ha messo le sue capacità e abilità sportive al servizio di un gruppo di giovani richiedenti asilo, ospiti di un centro Sprar gestito dal Consorzio Solidalia presso il Comune di Paceco. La giornata è stata scandita da istruzioni tecniche e prove pratiche in acqua di windsurf e nuoto, ma il vero filo conduttore dell’evento è stato senz’altro la voglia di condivisione delle partecipanti. Visto il gratificante successo dello scorso anno, infatti, i dipendenti e la responsabile del centro Sprar Loredana Danese, congiuntamente alla disponibilità della Linares, hanno riproposto l’evento anche quest’anno. L’esperienza è stata concepita secondo tre diversi intenti: assicurare una giornata di divertimento ai partecipanti; affrontare e superare una paura, quella del mare, causata dalla traversata del Mediterraneo, che in molti di loro incute ancora terrore a distanza di tempo; ed infine, nel caso specifico, stimolare la collaborazione tra donne di diversa cultura. Hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa anche un gruppo di volontari, tra cui la Lega Navale di Marsala che ha fornito in prestito le attrezzature necessarie e la Jamakite windsurf/kitesurf school che ha concesso l’utilizzo dei propri spazi.
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