A seguito della richiesta di intervento da parte della Capitaneria di porto di Trapani, nella giornata del 23 agosto 2017, una squadra di sommozzatori del 3° nucleo subacqueo della Guardia costiera di stanza a Messina, con la collaborazione degli assistenti ai bagnanti presenti nella postazione di salvataggio predisposta dal comune di Trapani, ha effettuato un’ispezione subacquea nello specchio acqueo antistante piazza Vittorio Emanuele, sul quale vigeva una ordinanza di interdizione alla balneazione dello scorso  29 giugno.
L’ordinanza di interdizione era stata emessa in seguito della segnalazione della presenza di oggetti contundenti e tubazioni metalliche sommerse a circa 80 cm di profondità.
L’attività subacquea ha consentito di eliminare le fonti di pericolo per la balneazione, precedentemente segnalati con dei gavitelli.
In particolare, sono stati individuati 2 tubi semisommersi, vincolati a strutture non meglio identificate poiché totalmente insabbiate. Pertanto è stato necessario escavare manualmente il fondale marino e procedere al taglio subacqueo tramite una specifica attrezzatura oleodinamica. Per la sicurezza dei bagnanti, i pali sono stati tagliati a circa 30 centimetri al di sotto del fondale e ne sono stati smussati gli angoli vivi, al fine di inibirne la pericolosità.
Inoltre, è stato rimosso un corpo morto di materiale cementizio dotato di un golfare in materiale metallico.
Ed è stata eseguita un’addizionale ispezione subacquea nello specchio acqueo circostante dalla quale, nonostante la scarsa visibilità dovuta ai marosi, non sono stati rilevati pericoli per la balneazione.
Pertanto, il Comando della Capitaneria di Porto di Trapani, ieri 24 agosto,  con un apposito provvedimento ha proceduto ad abrogare l’ordinanza di interdizione dello specchio acqueo restituendo l’arenile alla fruibilità dei bagnanti.