Il dado è tratto: l’associazione antimafie e antiracket “Paolo Borsellino” onlus cambierà nome. La notizia era nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Liceo Classico “Meli” di Palermo. A spiegare le motivazioni della scelta è stata la presidente onoraria dell’associazione, la testimone di giustizia Piera Aiello. La stessa ha raccontato che dopo la diffida ad utilizzare il nome del magistrato ucciso dalla mafia da parte del figlio Manfredi Borsellino, ha incontrato il prefetto di Trapani Priolo. Nel corso dell’incontro la Aiello ha descritto le attività dell’associazione, esprimendo preoccupazione “per il polverone mediatico sviluppatosi immotivatamente nel corso di questi mesi”. Il prefetto Priolo ha riferito al presidente onorario Piera Aiello che l’associazione è composta da persone meritevoli e che inoltre esistono tutti i presupposti per il mantenimento dell’associazione nel relativo registro prefettizio, aggiungendo che non ha tenuto conto dei recenti articoli giornalistici. Tuttavia, alla luce della diffida di Manfredi Borsellino, il prefetto Priolo ha fatto presente che l’associazione non può non tener conto di tale richiesta. Un invito che è stato alla fine accolto dalla presidente onoraria Aiello che ha conseguentemente convocato l’associazione per il cambio di denominazione. “Cambieremo nome per una questione di rispetto, non perchè abbiamo sbagliato qualcosa – ha dichiarato Piera Aiello -. L’associazione, comunque, continuerà a portare avanti le sue attività, sia attraverso gli incontri con le scuole per la promozione della legalità, sia attraverso la costituzione di parte civile nei processi di mafia”.