Quarantanove anni dal terremoto del ’68: il ricordo dei sindaci del Belice, tra memoria e impegno

redazione

Quarantanove anni dal terremoto del ’68: il ricordo dei sindaci del Belice, tra memoria e impegno

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 12:57

Sono passati ben 49 anni dal disastroso terremoto che colpì la Valle del Belice, nel gennaio del 1968. Anche quest’anno, il Coordinamento dei Sindaci della Valle del Belice, ha elaborato un programma di manifestazioni che si effettueranno in diverse cittadine del territorio belicino.

Le manifestazioni, per scelta univoca del Coordinamento, saranno dedicate esclusivamente alla commemorazione delle vittime del sisma oltre a vari momenti di confronto politico-istituzionali in cui saranno affrontati i nuovi approcci al rischio sismico del territorio e le nuove strategie di rilancio e di sviluppo dello stesso.

Lo stesso Coordinamento dei Sindaci ha valutato l’opportunità di affrontare gli aspetti relativi alle rivendicazioni inerenti i diritti che ancora vantano parecchi cittadini del Belice nei confronti dello Stato Centrale, oltre a quello relativo al completamento delle infrastrutture dei vari comuni.

Su questo tema i sindaci belicini dichiarano di sentire un clima di fiducia “che nasce dalla consapevolezza che le questioni tecnico-giuridiche sono state già ampiamente e puntualmente affrontate durante l’audizione prima, e la successiva visita ispettiva da parte della XIII Commissione Permanente del Senato della Repubblica che ha prodotto, nel mese di novembre scorso, una definitiva risoluzione che ha ben cristallizzato tutte le questioni non ancora risolte relative al completamento della ricostruzione”.

Non mancheranno comunque, nel corso delle manifestazioni, momenti di protesta, avendo, lo stesso Coordinamento dei Sindaci, preso una dura e netta posizione relativamente alla paventata possibilità di licenziamento che incombe sugli 11 operatori della Calcestruzzi Belice che, vittime di un farraginoso meccanismo per certi tratti paradossale, rischiano di essere mandati a casa dallo Stato.

“Non si può nascondere, nonostante tutto, l’amarezza che ancora ci assale per non aver avuto l’opportunità di poter mettere fine, a distanza di quarantanove anni, a questa ormai vergognosa vicenda relativa alla questione Belice – spiega il Coordinatore dei Sindaci Nicolò Catania, primo cittadino di Partanna -. Ciò nonostante, siamo consapevoli di aver ben lavorato in quanto, questo nostro territorio, si è dotato di tutti gli strumenti necessari per agevolare un definitivo percorso di crescita socio-economico-culturale in grado di intercettare tutte le opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria e non solo. La questione aperta con lo Stato Centrale riparte oggi dalla risoluzione della XIII Commissione Permanente del Senato a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’opera svolta e per tutti al loro Presidente, il senatore Giuseppe Marinello. Pur consapevoli dell’enorme difficoltà che lo Stato si trova oggi ad affrontare relativamente al disastro evento che recentemente si è verificato nell’ Italia Centrale, che ha colpito i nostri fratelli di quelle comunità, riteniamo che, la recente risoluzione possa essere elemento utile per rivedere e trovare tutte le soluzioni necessarie al superamento definitivo delle questioni legate al territorio belicino”.

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