Dal 5 al 9 ottobre a Mazara del Vallo la V edizione di Blue Sea Land, l’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo,

redazione

Dal 5 al 9 ottobre a Mazara del Vallo la V edizione di Blue Sea Land, l’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo,

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mercoledì 28 Settembre 2016 - 10:29

Blue Sea Land è l’Expo internazionale dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu in collaborazione con la Regione Sicilia, col patrocinio di Ministero degli Esteri, Ministero delle Politiche Agro-alimentari e Forestali, Ministero dello Sviluppo Economico.

Sull’onda del dialogo, dell’integrazione e della collaborazione con i Paesi del Mediterraneo, del Medioriente, dell’Africa settentrionale e subsahariana, traendo ispirazione in particolare del modello di sviluppo della Blue Economy portato avanti in questi anni dallo stesso Distretto Pesca siciliano, Blue Sea Land punta alla valorizzazione delle risorse delle filiere agro-ittico-alimentari dei territori coinvolti con l’obiettivo di promuovere le loro tipiche eccellenze gastronomiche e le loro specialità; nell’edizione 2015 Blue Sea Land ha fatto registrare la presenza di ben oltre 60.000 visitatori.

Descrizione dell’evento. L’apertura di Blue Sea Land avverrà il pomeriggio del 5 ottobre a Mazara del vallo con la conferenza di inaugurazione, alla quale parteciperanno le delegazioni dei Paesi ospiti, dedicata all’integrazione fra popoli nel segno della blu economy e proseguirà dal 6 al 9 ottobre con l’Expo che si svolgerà nel centro storico ed in particolare nella casbah, quartiere sito nel cuore della città, uno spettacolare palcoscenico interculturale, il dedalo dei vicoli di origine araba ove convivono pacificamente diverse culture, religioni ed etnie a conferma che Mazara del Vallo è una Città di frontiera ma soprattutto di dialogo.

All’interno del centro storico mazarese saranno presenti stand dedicati ai prodotti agroalimentari dei territori dei Paesi partecipanti e delle aziende partner. Un percorso culturale che punta a coinvolgere i visitatori in un’esperienza unica all’insegna delle diverse culture e dei sapori di mare e di terra che caratterizzano il Mediterraneo.

Blue Sea Land promuove il modello del Cluster dei Distretti agro-ittico-alimentari che rappresentano l’economia reale dei territori ed un modello virtuoso di fare sistema, di creare occupazione e di fornire maggiori informazioni sulla sicurezza alimentare a produttori e consumatori. Attraverso Blue Sea Land l’Italia “si mette a tavola” grazie alla costituzione di una rete dei territori italiani ove si producono eccellenze che vengono presentate nel corso della stessa kermesse siciliana.

A Blue Sea Land 2016 parteciperanno circa 300 aziende appartenenti al Cluster dei Distretti Agroalimentari che esporranno tutte le loro specialità: dai prodotti provenienti dalla filiera ittica comprendenti crostacei, molluschi, couscous e piatti di pasta a base di pesce di vario genere, ai prodotti agricoli con gli immancabili agrumi di Sicilia quali l’arancia rossa, l’arancia bionda di Ribera, i limoni di Messina e di Siracusa e quest’anno anche la Pesca di Bivona, la nocellara del Belice, il pomodorino di Pachino, pane e preparati con i grani antichi di Sicilia, soltanto per citarne alcuni.

Non mancheranno: il sale delle saline limitrofe, i vini, gli olii, birre e altre specialità artigianali; i prodotti dei distretti agricoli, frutta e verdura, ma anche carni, salumi, formaggi, ricotta, dolci, il tutto unito insieme dalle «buone pratiche» della Blue Economy.

Grandi attrazioni della V edizione dell’Expo dei Distretti Agroalimentari saranno i due guinness dei primati: “La Kubaita”, dolce tipico siciliano prodotto dall’Associazione “Ducezio” di Mazara del Vallo e dai pasticcieri del Mediterraneo che percorrerà le vie della Casbah; ed il “Pane Cunzato” che sarà preparato lungo le vie del centro.

Nel corso di Blue Sea Land, a Mazara del Vallo dal 6 al 9 ottobre, all’interno delle sezioni “Blue Workshop”, “Blue Young”, “Blue Technology”, “Blue Security“, “Blue Food”, Blue Show” si svolgeranno incontri tecnico-scientifici, divulgativi, politico-culturali, laboratori di degustazione, cooking-show e spettacoli. (Il programma di Blue Sea Land 2016è visionabile sul sito www.bluesealand.eu )

Circa 50 le delegazioni straniere saranno presenti a Blue Sea Land. I Paesi main partner di questa quinta edizione sono il Regno del Marocco e la Repubblica della Guinea Equatoriale.

Blue Sea Land 2016 sarà una manifestazione food saving grazie alla partnership fra Distretto della Pesca e Crescita Blu, Ministero dell’Ambiente, Assessorato Regionale alla Salute, Banco Alimentare e Rotary International ed il coinvolgimento di scuole, associazioni culturali, sportive e sociali, nonché tutti i ristoratori del territorio, con lo scopo di avviare progetti destinati al recupero del cibo ed alla sua ridistribuzione. A tal proposito, uno dei simboli di questa V edizione sarà Family Bag: l’iniziativa ministeriale, in collaborazione con Conai, che permetterà di non sprecare quanto non si riesce a consumare all’interno dei locali di ristorazione.

Un tema che la V edizione dell’Expo tenderà ad amplificare grazie al sostegno dei suoi partner ministeriali ed aziendali, proponendo anche la ricerca e l’innovazione, insieme ai modelli del Cluster dei Distretti Agroalimentari e la Blue Economy, come strumenti utili insieme alle risorse ambientali, per pervenire alla salvaguardia delle ricchezze territoriali marine e terrestri.

Nella sezione Blue Business si svolgeranno incontri B2B. Gli incontri B2B della V edizione di blue Sea Land saranno a cura di ITA-ICE, l’Agenzia per la promozione e la pubblicizzazione all’estero delle Aziende italiane. Gli incontri hanno lo scopo di mettere in contatto i Distretti produttivi e della filiera ittica agro-alimentare italiana e degli altri Paesi partecipanti con l’obiettivo di promuovere la necessaria integrazione economica, sociale, istituzionale e culturale. Prevista la presenza di circa 80 buyers provenienti da diversi Paesi che incontreranno le Aziende partecipanti a Blue Sea Land tutto ciò al fine di incrementare gli scambi commerciali e far crescere le attività produttive riguardanti le filiere ittiche e agro-alimentare, ma anche la diffusione di attrezzature, di tecniche di produzione. La scorsa edizione di Blue Sea Land, quella del 2015, ha visto oltre 1000 incontri B2B.

Il Dialogo Interreligioso. Come già avvenuto nelle scorse edizioni, al termine dell’Expo Blue Sea Land, rappresentanti di diverse religioni reciteranno una preghiera comune, l’invocazione rotariana, che travalica le differenze fra i popoli, culture e religioni diverse e per affermare il dialogo interreligioso e interculturale, strumenti necessari per creare, oggi più che mai, lavoro e sviluppo.

“Il Distretto della Pesca in questi 10 anni –spiega Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu- ha coltivato accordi leali di cooperazione con Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente, trasferito il know-how delle nostre imprese, per proporre il modello distrettuale secondo la filosofia della Blue Economy. Ciò vuol dire creare ponti, dialogare. Da parte di questi Paesi vi è un forte interesse a cambiare rotta in direzione dell’economia circolare, del restauro e della rigenerazione delle risorse naturali a partire dall’acqua. Credo che il dialogo attraverso una cooperazione responsabile sia la chiave del cambiamento per salvare i nostri mari e le risorse sia marine che terrestri. La prova di tale interesse è Blue Sea Land- Expo dei Distretti Agroalimentari alla cui ormai prossima edizione, dal 5 al 9 ottobre, parteciperanno 50 delegazioni, istituzionali ed imprenditoriali, provenienti da mezzo mondo. I Distretti Agroalimentari e la Blue Economy sono strumenti potenti ed efficaci per prevenire e combattere lo spreco degli alimenti e per salvaguardare le risorse naturali a partire dall’acqua. Questo è il tema di Bue Sea Land 2016 e che rappresenta un cambio di rotta rispetto al percorso intrapreso negli ultimi decenni dall’economia globale. Bisogna invece ripartire dal lavoro dei produttori e dei territori, dall’economia reale, dal sistema di relazioni umane imprescindibili per abbattere le diseguaglianze nella distribuzione delle ricchezze nel Pianeta. Pertanto il claim di Blue Sea Land è ‘Grande valore alle piccole cose’”.

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