Incuria all’ex CARA Salingrande: Fazio e Salone presentano un esposto alla Corte dei Conti

redazione

Incuria all’ex CARA Salingrande: Fazio e Salone presentano un esposto alla Corte dei Conti

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venerdì 20 Maggio 2016 - 17:53

I consiglieri comunali, Girolamo Fazio e Francesco Salone hanno presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti nel quale pongono in rilievo come l’immobile di Salinagrande – utilizzato dal Ministero dell’Interno come Centro Accoglienza Richiedenti Asilo –  sia stato chiuso e riconsegnato al Comune nel marzo 2015 (benché il Ministero ne avesse annunciato la dismissione già nel settembre 2014), e solo il 4 aprile 2016 è stato pubblicato un bando per la sua assegnazione in concessione preferibilmente a enti, associazioni e privati che lo utilizzino per attività legate alla originaria destinazione socio-assistenziale (prima che CARA avrebbe dovuto essere un Centro di Accoglienza per ragazze madri).

Nobile e virtuoso intento ma – scrivono Fazio e Salone – assolutamente tardivo considerato che l’ex CARA non è stato chiuso 30 o 60 giorni prima del bando, bensì ben 13 mesi prima. Un tempo davvero troppo lungo, con l’immobile lasciato senza alcuna guardiania, perché non accadesse l’irreparabile”.

Ripetuti interventi in aula e appelli da parte dei consiglieri comunali, di diversi schieramenti, di maggioranza e di opposizione, segnalano Fazio e Salone, sono stati avanzati perché l’immobile di Salinagrande fosse posto nuovamente in uso e sia gli amministratori, sia i burocrati, erano da tempo perfettamente a conoscenza della situazione e nel novembre 2015 fu anche avanzata la proposta che gli uffici comunali predisponessero uno schema di convenzione per “l’assegnazione provvisoria, e fino alla individuazione dell’avente diritto, di tutte le strutture comunali prive di gestori, in modo da evitare utilizzi impropri e per prevenire furti e vandalizzazioni delle stesse”.

Non è accaduto nulla – rileva Salone – e l’immobile è stato abbandonato a se stesso e come accaduto per Buscaino Campo i danni recati da atti di vandalismo per l’omessa custodia dell’immobile sono tanti e tali che richiederanno interventi radicali di ripristino con costi decuplicati rispetto ad una manutenzione, anche straordinaria”.

Nell’esposto viene sinteticamente descritto lo stato dei luoghi, come rilevato anche dalle ispezioni di due diverse commissioni consiliari: numerose finestre hanno vetri ed infissi rotti; alcuni infissi risultano danneggiati, altri sono stati completamente smontati e appoggiati al muro, come fossero in attesa di essere prelevati, potenziale refurtiva di una banda di ladri che si appresta a svuotare con metodo l’immobile; è possibile ancora vedere che vi sono arredi, taluni danneggiati, altri che possono ancora essere portati via agevolmente; i bagni sono stati devastati; danneggiati pesantemente sia gli impianti idrici che quelli elettrici.

L’avviso per l’affidamento dell’immobile scadrà il 6 giugno prossimo ma nelle condizioni in cui si trova «appare difficile che qualcuno lo prenda in carico accollandosi anche gli oneri di intervento e di ripristino».

«Quanto descritto nell’esposto – conclude Fazio – appare sufficiente per chiedere che la Corte dei Conti avvii le opportune iniziative al fine di verificare eventuali ipotesi di responsabilità, amministrative, contabili o penali. Appare evidente che vi siano state palesi omissioni che hanno condotto, ribadiamo come accaduto per la scuola Buscaino Campo, al deperimento del bene pubblico.

L’esposto è stato inviato oltre che Procura della Corte dei Conti per conoscenza anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, all’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della funzione pubblica ed alla Prefettura di Trapani.

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