Martina è la dimostrazione che i giovani (quelli veri) sono stanchi di essere considerati semplicemente quali il “futuro” e rivendicano con forza la necessita di rappresentare il “presente”. Con le loro idee, esperienze e competenze formate sui rispettivi campi di appartenenza ci danno la chiara dimostrazione che “fare rete” si può. Molti di loro, è chiaro, lasceranno questa Città. Finchè il sud rappresenterà un “mancato nord” col suo continuo inseguire i processi di sviluppo rimanendo ancorato tuttavia alle dinamiche clientelari, questa sarà l’unica via per la loro realizzazione. E sapete che c’è? E’ giusto così. Perché se le nuove generazioni si confronteranno con le altre realtà del mondo e magari le istituzioni locali riusciranno a porre le condizioni affinché possano ritornare e trovare il lavoro per il quale si sono formati, allora avremmo posto le basi per poterci considerare una realtà europea. L’avvio del Fab Lab Marsala, struttura che avvicinerà i giovani alla conoscenza delle innovazioni in campo teconologico e la moltitudine di ragazze e ragazzi che hanno aderito segna per me un punto fermo, di demarcazione e che sancisce il cambiamento dell’ottica all’interno del quale bisogna operare.
Il Comune di Marsala è partner del progetto e da parte mia è doveroso ringraziare colei che ha reso questo progetto realtà: Martina Ferracane. La sua costanza e la sua caparbietà siano da esempio a quanti professano il cambiamento “pret a porter” senza mai però rimboccarsi le maniche e mettersi in discussione. Lunga vita al Fab Lab di Marsala.
Daniele Nuccio