Un folto gruppo di esperti ha visionato parte delle cave del Marsalese e per tutti la zona che richiede maggiore attenzione è la via Salemi, attorno alla quale, negli anni, si sono verificati dissesti e sprofondamenti correlati alla presenza, nel sottosuolo, di antiche cave di tufo poi abbandonate. A conclusione di una giornata studio, voluta dall’Ordine Regionale dei Geologi sull’applicazione sulle più innovative metodologie di rilevamento, i tecnici hanno visionato tre aree “a rischio”, tutte non lontane dalla via Salemi. “Quello che preoccupa è che, oltre ad essere molto transitata, questa strada è la maggiore via di collegamento con l’ospedale. Cosa accadrebbe se si verificasse un crollo? Uno sprofondamento, o peggio, in caso di una calamità naturale che provochi delle voragini? Sarebbe quasi impossibile raggiungere il nosocomio in tempi utili”. Negli anni si sono create spaccature in via Tunisi (poi messa in sicurezza) e in via Favara, ma non si conosce lo stato preciso di tutta la Marsala sotterranea. “Questa Giornata di Studio – ha detto Katia Zichittella –, organizzata con le colleghe marsalesi O. Monteleone e V. Licari e con i colleghi F. Criscenti, G.Pantaleo e M. Mortillaro vuole essere un’occasione per accendere i riflettori su una problematica di assoluta attualità nel territorio marsalese. I crolli e i dissesti verificatesi nel lontano e recente passato sono correlati alla presenza di cave di calcarenite ipogee scavate nel secolo scorso per l’estrazione dei conci di tufo, utilizzati come materiale da costruzione. In queste cave l’estrazione avveniva principalmente con due metodologie: quella a cielo aperto, denominata “a fossa”, e quelle ipogee, “a camere e pilastri”, e talvolta miste. Queste cave sono disseminate sia nel centro urbano che nella periferia. Diversi sono stati, nel corso del tempo, i fenomeni di sprofondamenti o sinkhole verificatesi con indubbio e significativo rischio per la popolazione e per la stabilità degli immobili. Grazie alla presenza di relatori altamente qualificati l’Ordine dei Geologi intende offrire l’opportunità di portare a conoscenza delle innovazioni in campo di rilevamento e misurazione delle suddette cave. Un contributo alla divulgazione che vuole essere un momento di confronto tra figure professionali diverse ed Amministrazione con l’intento di trovare soluzioni che portino alla riduzioni del rischio per la cittadinanza”
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