Partiamo da un assunto: il sindaco giorni fa, rompendo un silenzio sull’argomento plurisettimanale, ha annunciato che nella giornata di venerdì avrebbe provveduto ad assegnare le deleghe agli assessori della sua Giunta. Alberto Di Girolamo ha sempre detto che avrebbe scelto autonomamente la risoluzione del “caso Sturiano”. Il gruppo del presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di giovedì, ha comunicato di avere l’avallo dei vertici del Partito Democratico e, senza un chiarimento politico, Sturiano non si sarebbe dimesso dalla carica di assessore, mantenendo di fatto il doppio incarico. Almeno nei tempi, il braccio di ferro tra i due sembra vedere prevalere Enzo Sturiano. Nella giornata di venerdì si sono susseguiti una serie di contatti e incontri ufficiosi che sono culminati nella tarda mattinata con un incontro plenario tra tutti i consiglieri della maggioranza e tutti i componenti della Giunta che di fatto si è protratto fino al tardo pomeriggio. Se per avere le deleghe assessoriali si è dovuti ricorrere all’ultimo minuto a chiarimenti politici, vuol dire che o non era vero che si trattava soltanto di una scelta tecnica da parte del sindaco, oppure che la sua maggioranza non lo segue su queste posizioni. Di Girolamo sembra che abbia proposto ai consiglieri un documento unitario da sottoscrivere in cui si traccia, tra l’altro, l’identikit dell’assessore che dovrà sostituire Sturiano. Si tratterebbe di un imprenditore del settore agricolo proveniente dalla parte nord della città. Sturiano farebbe così un passo indietro e accetterebbe che di fatto fosse il sindaco a scegliere in piena autonomia il nuovo assessore. Ma che i problemi ci siano e forse permangono è dato dal fatto che intorno alle ore 18 la riunione, seppure ridotta alla presenza dei soli capigruppo, continuava ad oltranza. Sembra – ma la responsabilità del condizionale non è certamente da addebitare alla stampa – che il personale politico a volte giochi al tira e molla con l’informazione. Comunque quale sia la soluzione finale, si è andato avanti tra diffidenze e veti per diverse ore. Segnale questo che il sindaco e la sua maggioranza non avevano ancora le idee chiare su come procedere. Continuate a seguire gli aggiornamenti della vicenda sul nostro sito www.itacanotizie.it
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