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Airgest: scaduto il mandato del Cda. Tanti dubbi sul futuro dello scalo di Birgi

Il ricorso alla proroga è la costante che sta caratterizzando la maggior parte delle vertenze legate alla Regione. Dall’abrogazione delle Province al passaggio dagli ATO alle SRR, si registra infatti una tendenza continua a rinviare a tempi migliori – se mai arriveranno – la soluzione di determinati problemi e che adesso trova applicazione anche rispetto al Consiglio d’amministrazione dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi.

Il Cda guidato dal presidente Salvatore Castiglione si è insediato nel giugno del 2012, con mandato triennale, scaduto il mese scorso. Attualmente, dunque, opera in regime di proroga, nel silenzio generale. Nessuna nota da parte dei deputati regionali del territorio, nessuna comunicazione sul sito istituzionale della società, le cui ultime news risalgono al 3 e al 4 luglio e riguardano un atterraggio d’emergenza e la nomina del direttore generale dell’Airgest Giancarlo Guerrera nella giunta esecutiva di Assoaeroporti. Contestualmente, dalle informazioni ottenute attraverso il sito istituzionale della società, lo stesso cda, in scadenza di mandato, dovrà occuparsi del bando per l’assegnazione del servizio di pronto soccorso così come di quello per la locazione degli stalli destinati alle agenzie di autonoleggio.

La sensazione generale è che il management abbia deciso di vivere alla giornata: non si hanno notizie delle linee di indirizzo che Airgest intende darsi per i prossimi anni, i collegamenti non aumentano e anche il numero di passeggeri è stabilmente inferiore ai due milioni annui. Più volte abbiamo tentato di contattare il presidente Castiglione per avere dei chiarimenti in materia, senza però avere alcuna risposta. Senza contare che sul sito istituzionale, nell’area denominata “Amministrazione Trasparente”, non c’è traccia del bilancio preventivo e consuntivo della società: sulla pagina web ad esso teoricamente dedicata, da tempo si legge la scritta “in allestimento”. Diventa difficile dunque capire quale sia la situazione economico-finanziaria della società, dove risiedano gli utili e dove le perdite. E tutto ciò stride, naturalmente, con il sacrificio chiesto ai Comuni che dallo scorso anno sono stati chiamati a finanziare le azioni di co-marketing attese da Ryanair. Non a caso, quand’era sindaco di Marsala, Giulia Adamo aveva più volte chiesto che il nuovo azionista di maggioranza – la Regione – riorganizzasse il management di Airgest. Ma non se ne fece nulla.

Toccherà al prossimo Cda e al nuovo presidente restituire una prospettiva di crescita all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. E al di là della possibile conferma di Castiglione, tra i palazzi della politica trapanese i nomi più ricorrenti per la presidenza del prossimo Consiglio d’amministrazione sono quelli di Pino Pace, Gregory Bongiorno e di Salvatore Ombra, già alla guida di Airgest dal 2007 al 2012.

Vincenzo Figlioli

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