“Mare sicuro 2015”, la Capitaneria eleva multe per 10mila euro

Chiara Putaggio

“Mare sicuro 2015”, la Capitaneria eleva multe per 10mila euro

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giovedì 18 Giugno 2015 - 16:36

Effettuato anche un sequestro di tonno rosso del quale non si conosceva la provenienza

Come ogni anno, in prossimità dell’inizio della stagione balneare, la Capitaneria avvia i controlli dell’operazione denominata “Mare Sicuro 2015” che vede impegnati gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Marsala, guidati dal Comandante, il Tenente di Vascello Raffaele Giardina, “al fine di garantire la sicurezza e la libera fruizione delle spiagge – ha detto –, del litorale e dei passeggeri che imbarcano a bordo delle unità adibite al trasporto degli stessi da e per le Isole Egadi”. Avviati controlli via terra e via mare del territorio marsalese per garantire tutti i fruitori del mare e delle spiagge, “sono stati intensificati i controlli del settore, oltre al diporto nautico, anche a quello della pesca e del demanio attraverso i quali sono stati accertati alcuni comportamenti “contra legem” sanzionati a termine di legge – ha precisato Giardina –. In particolare, è stato sanzionato un peschereccio con 4.000 euro di verbale per l’irregolare tenuta dei documenti di bordo atteso che è stata rilevata la scadenza di un certificato di bordo poi regolarizzato. Un altro verbale di pari importo è stato elevato per la mancanza di tracciabilità di prodotti ittici venduti senza la prevista etichettatura nonché di tonno rosso privo del regolare documento (BCD) indispensabile per stabilirne la provenienza così da rendere necessario anche il sequestro dello stesso. Ulteriore verbalizzazione è scaturita da accertamenti in ambito diportistico per l’omessa e tardiva trascrizione di atti matricolari inerenti una imbarcazione da diporto mentre una sanzione di 1032 euro è stata elevata ad un concessionario per modifiche non preventivamente autorizzate nella concessione demaniale marittima. Lo stesso è stato, altresì, deferito alla competente Autorità Giudiziaria costituendo tale fattispecie una ipotesi di reato anche se di residuale gravità”.

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