Probabilmente tra qualche anno, sui libri di storia, leggeremo che all’inizio del nuovo secolo c’è stato un nuovo Olocausto. Un’ecatombe continua, in cui hanno perso la vita migliaia e migliaia di donne e uomini provenienti dal continente africano o dal Medio Oriente, le cui speranze di raggiungere l’Europa si sono infrante nella traversata del Canale di Sicilia. Proprio in queste ore, a 60 miglia a Nord della Libia si stanno recuperando i cadaveri di altri 700 migranti, finiti in mare dopo il capovolgimento del barcone su cui viaggiavano. Imponente l’operazione di soccorso con la partecipazione di unità navali e aeree della Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza dell’operazione Triton. Ventotto superstiti sono stati recuperati dal mercantile King Jacob. Per gli altri, le speranze sono poche. «Si stanno cercando letteralmente le persone superstiti tra i cadaveri che galleggiano in acqua» testimonia il premier maltese, Joseph Muscat. Dall’inizio dell’anno ad oggi, sono 1500 i migranti morti durante “il viaggio della speranza” dalle coste nordafricane a quelle europee. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati parla di «un’ecatombe senza precedenti» e chiede un’operazione permanente nel Mediterraneo, attraverso la portavoce Carlotta Sami.“E’ necessario al più presto un intervento europeo per mettere a disposizione adeguati mezzi per i soccorsi in mare perché quelli della guardia costiera impiegano ore per raggiungere i luoghi dei naufragi. Contro le tragedie di immigrati in mare serve un’operazione “Mare Nostrum europea”. La chiediamo da oltre un anno e non c’è stata risposta». Anche il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta chiede un maggiore impegno all’Unione Europea. “Faccio appello a presidente del Parlamento Ue Martin Schulz e al capogruppo del Pse Gianni Pittella per organizzare subito un vertice dei capi di Stato dell’Unione Europea in Sicilia” afferma Crocetta, auspicando una nuova convenzione sull’immigrazione e sul diritto d’asilo dei rifugiati.
Giudiziaria