Arriva Grillo. Non il Beppe pentastellato che quasi da solo ha costruito un partito che è diventato il secondo in Italia. Ma il più nostrano Massimo. Come apprenderete dalla cronaca l’ex deputato ha rotto gli indugi e ieri ha presentato la sua candidatura a sindaco di Marsala. A lui come a tutti gli altri che già sono in campo e a quelli che verranno auguriamo di centrare il loro obiettivo. A proposito di obiettivo era da tempo che girava voce che il “nostro” fosse interessato alla candidatura. Non che ci fossero sue esplicite dichiarazioni. Ma proprio mentre i suoi trattavano con l’allora “soltanto” segretario del Pd Alberto Di Girolamo, in ambienti politici si sussurrava che c’era una sua intenzione in tal senso. Mentre si tenevano le elezioni primarie e certuni vicini a Grillo hanno partecipato al voto (ehm, ehm…), si sussurrava di una candidatura dell’ex assessore regionale. Poi sono riprese le trattative e mentre i rappresentati della sua lista partecipavano (magari esprimendo posizioni critiche) alle riunioni di Alberto Di Girolamo, la candidatura di Grillo, negli ambienti politici, si dava per certa. Poi alla presentazione di Di Girolamo sindaco, Grillo in modo coerente bisogna dirlo, operava uno strappo. Magari fuori tempo massimo (in minuscolo, si capisce), prendeva le distanze dalla primarie di partito fatte dal Pd. “Avrebbe potuto e dovuto farlo prima”, è stato uno dei tanti commenti. Ma intanto la candidatura avanzava. Tanto era giunta a buon fine che dopo pochi giorni Grillo si è detto indisponibile per motivi familiari e personali. “Sarò distante da Marsala nei giorni del voto”, aveva affermato in una nota stampa. E infatti ieri si è candidato. Niente di nuovo sotto il sole della politica. Tutto già visto e già fatto. Oggi sono qui, domani chissà. Così andava il mondo ai tempi della Prima Repubblica e così va ancora adesso. Non siamo d’accordo con chi sostiene che Grillo ha perso la faccia. No, ha seguito un suo percorso e per certi aspetti è stato coerente. Non ha parlato, e l’unica volta che lo ha fatto è entrato in scena esprimendo dubbi e perplessità su Di Girolamo e sul tavolo del centro sinistra. Ripetiamo è stato a suo modo coerente. Chi invece la faccia l’ha perduta (ci dispiace per il segretario cittadino Giovanni Sinacori, persona a modo e politico corretto) è stato il deputato Mimmo Turano che di riflesso l’ha fatta perdere a tutta l’Udc. Turano intervenendo alla presentazione della candidatura di Di Girolamo, aveva affermato che quella era la candidatura di tutto il centro sinistra. L’Udc si sarebbe impegnata in tal senso. E infatti ieri era con il Massimo…
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