Secondo l’accusa gli impiegati erano costretti ad accettare un trattamento economico diverso da quello stabilito in contratto dietro minaccia di licenziamento
Nuova udienza del processo a carico di Carlo Cefalù, accusato di estorsione ai dipendenti della C&C group. Secondo l’accusa i dipendenti erano costretti ad accettare un trattamento economico diverso da quello stabilito in contratto dietro minaccia di licenziamento. Nell’ultima udienza è stato sentito in qualità di testimone, un ex dipendente della ditta, il quale ha dichiarato che effettivamente l’imputato, in alcune occasioni, avrebbe trattato i dipendenti in maniera non ortodossa, però, considerato il tempo trascorso – i fatti sono del 2007 – ha precisato che non ricordava i particolari della vicenda. Carlo Cefalù è assistito dall’avvocato Salvatore Galluffo del foro di Trapani, i dipendenti dagli avvocati Vito Cimiotta, Stefano Pellegrino e Stefano Venuti, gli ultimi due sostituiti in aula dall’avvocato Gabriele Pellegrino e dal legale Federico Sala.
Tra le parti anche l’associazione antiracket e antimafie “Paolo Borsellino” rappresentata dall’avvocato Giuseppe Gandolfo.
Alla prossima udienza, del 23 marzo, saranno ascoltati altri due dipendenti della ditta.