Era accusato di riciclaggio per via di un assegno risultato rubato, ma il reato è stato derubricato
Si è concluso con una condanna ad un anno di reclusione (con pena sospesa) il processo che vedeva imputato l’ex promotore finanziario Giacomo Di Girolamo. Il 38enne è stato imputato di un procedimento penale che è stato celebrato davanti al collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca). Per lui il pm aveva invocato una condanna a 4 anni e mezzo di reclusione, ma l’avvocato Ignazio Bilardello, difensore di Di Girolamo, ha chiesto l’assoluzione e in subordine la derubricazione del reato, da riciclaggio in ricettazione, fattispecie meno grave. Il collegio ha infatti accolto l’istanza e derubricato condannando l’imputato ad un anno, con pena sospesa. I fatti contestati risalgono al 2012, periodo in cui Giacomo Di Girolamo lavorava presso un centro-scommesse che si trova in corso dei Mille. Qui, secondo l’accusa, avrebbe pagato una vincita con un assegno dell’importo di 350 euro che poi è risultato essere stato rubato. Di Girolamo è già protagonista di altre vicende giudiziarie. Infatti l’ex promotore finanziario della filiale marsalese della Banca Mediolanum è accusato di truffa aggravata e appropriazione indebita, insieme a Francesca D’Amico in un procedimento penale che entrerà nel vivo a marzo. L’uomo è invece stato assolto dall’accusa di falso in un altro processo ancora.