Un produttivo incontro a Palermo, giovedì scorso, tra Gaspare Barraco, coordinatore del Comitato spontaneo dei pendolari e il neo direttore di Trenitalia, Maurizio Mancarella. Alla presentazione ho fatto una battuta al cordiale Mancarella: il paradosso di questo incontro per la Ferrovia è l’essere arrivato a Palermo da Marsala in pullman, per tempo di percorrenza inferiore del 30% rispetto al treno. Il neo direttore mi ha detto che vuole ascoltare la base per interventi migliorativi del servizio. Nel colloquio gli ho detto che per la tratta Castelvetrano-Trapani nel 1996 ho formato un Comitato pendolari, primo in Italia in quanto vi era in programma lo smantellamento della Ferrovia, essendo considerata un “ramo secco”. Gli ho detto che ho dovuto lottare in un Consiglio provinciale aperto, con due interventi pubblici, contro la proposta di un sindaco che voleva tagliare in due la tratta a Mazara del Vallo, per risolvere il problema dei passaggi a livello che dividono in due la Città. Questo capita pure a Marsala e Trapani. Ho detto che la soluzione definitiva è l’avere i treni in trincea. Una soluzione a costo zero è ottimizzare gli incroci per avere passaggi a livello che restino chiusi per qualche minuto e non per decine di minuti e di numero inferiore con nuove strade di collegamento. Poi gli ho parlato di utilizzare i fondi europei per avere il raddoppio ferroviario, considerando che la tratta, serve l’aeroporto “V. Florio” che registra oltre un milione di viaggiatori annuali e un territorio prettamente turistico. Dopo tante lotte abbiamo per la Sicilia 111 milioni di euro disponibili con il contratto di servizio, firmato a settembre 2014, abbiamo i fondi dalla legge “Sblocca Italia”, se aggiungiamo i fondi europei, mancano solo i progetti di Rfi e Trenitalia. Mancarella mi ha confermato il suo interessamento, per tutto quanto ho proposto e abbiamo chiuso con l’impegno che verrà a Marsala per un incontro in una sala convegni per ascoltare i pendolari. Chi ben inizia è alla metà dell’opera.

Gaspare Barraco