Un benzinaio è stato denunciato per simulazione di reato
Poche ore fa circolava la notizia di un’avvenuta rapina nella periferia marsalese, ma non sempre quello che si dice corrisponde alla verità dei fatti. Questi i fatti: verso le 13 di martedì un benzinaio (del quale non sono state fornite le generalità) ha chiamato i carabinieri per segnalare un’avvenuta rapina ai suoi danni. Ha riferito che in due, col volto coperto e armati, gli si sono avvicinati da dietro e gli hanno intimato di consegnare l’incasso della giornata. Secondo quanto ha detto ai militari non si tratta nemmeno di una somma di poco conto, ma di diverse migliaia di euro, visto che c’erano anche le somme delle pompe self-service. Tuttavia agli inquirenti è bastato poco per capire che nel racconto dell’uomo c’era qualcosa che non quadrava. Poi sono state le registrazioni della videosorveglianza a chiarire che non c’era stata alcuna rapina. Messo alle strette l’uomo ha ammesso di aver inventato tutto. Per questo è stato denunciato, con l’accusa di simulazione di reato. Purtroppo questo non è il primo caso. Nei mesi scorsi anche un gioielliere si era beccato una denuncia per lo stesso motivo. Pare che a spingere alcuni ad “inventarsi vittima di rapina” sia la speranza di guadagnare qualcosa dall’assicurazione, ma finora l’unico effetto sono state due denunce per un reato che in Italia è punito con pene che vanno da uno a tre anni di carcere.
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