Chissà a quanti di voi sarà capitato di acquistare un prodotto e vederselo recapitare a casa in cattivo stato. L’avete certamente contestato, vi siete messi al telefono e se siete stati fortunati, dopo avere rispedito al mittente la merce, vi hanno mandato quella sana in sostituzione. Pensavamo a questo ieri, anche per sdrammatizzare, quando abbiamo letto una notizia di quelle che magari non fanno “titolone”, ma che la dicono lunga in che Paese, Regione e Provincia viviamo. Dopo un ordine arrivato da Trapani a Palermo da parte del boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, gli ambienti mafiosi del capoluogo di Regione si sarebbero mossi per acquistare 150 chili di esplosivo, destinati alla preparazione di un attentato contro il pm antimafia Nino Di Matteo, titolare del processo sulla trattativa tra Stato e Mafia. Il neo pentito Vito Galatolo racconta però che durante la fase dell’ acquisto avvenuta, come era naturale tra uomini d’onore nel più completo riserbo, una parte del tritolo che proveniva dalla Calabria, tramite la ‘Ndrangheta locale, risultò essere danneggiato da infiltrazioni d’acqua. Insomma, se usato, non sarebbe stato efficace. L’esplosivo rovinato venne rispedito indietro (e ci mancherebbe che si prenda in giro la Mafia…), e poco dopo sostituito da un nuovo carico in buono stato. Le famiglie palermitane, sempre secondo il pentito, non sollevarono alcun problema e il “botto” era pronto. Secondo il pentito, coinvolti nella decisione di uccidere il pm Di Matteo c’erano anche altre entità, non solo Cosa Nostra. Comunque il magistrato è vivo e sta bene. Gli auguriamo, ma di vero cuore, di rimanere tra noi per altri cento anni. Rimane il fatto che forse per un difetto, non so se ci capite, di manutenzione l’attentato è andato in fumo (o per meglio dire in acqua). Dottor Di Matteo scherzi con noi che le allunga la vita: chissà se la mafia si è avvalsa della legge sulle restituzione dei beni difettosi acquistati per corrispondenza per ottenere il prodotto che aveva ordinato. Il ministro Angelino Alfano invece e quanti hanno la responsabilità di vigilare, non scherzino. Lo Stato ha bisogno di tanti Nino Di Matteo
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