Il Consiglio comunale di Marsala ha approvato un ordine del giorno che chiede chiarezza sul costo del carburante in città. Lo scorso 28 aprile, nove componenti del massimo consesso civico lilibetano (Michele Gandolfo, Vanessa Titone, Michele De Maria, Francesca Angileri, Pino Carnese, Antonio Augugliaro, Pino Milazzo, Rossanna Genna ed Eleonora Milazzo) avevano presentato un testo che è stato discusso e approvato nel corso della seduta di ieri all’unanimità (18 voti favorevoli su 18 presenti).
I consiglieri si appellano all’Antitrust Nazionale, al Presidente del Consiglio e al Prefetto di Trapani, chiedendo l’avvio di un’indagine conoscitiva “per stabilire se, come sospettato da più parti ormai da tempo, vi sia un cartello nella Città di Marsala con l’obiettivo di eliminare o diminuire la concorrenza tra i vari distributori”. Un fenomeno che secondo gli stessi comporterebbe “un aumento dei prezzi medi dei carburanti”, più alti di 20 centesimi di euro al litro rispetto agli altri comuni trapanesi e un aggravio dei costi pari a circa 300 euro annui a famiglia e a circa 10 milioni di euro l’anno per l’intera comunità marsalese, senza contare gli effetti sulle aziende cittadine, che secondo i consiglieri comunali lilibetani subirebbero il danno maggiore.
Nei mesi scorsi diverse forze politiche (dal Movimento Cinque Stelle al Pd) avevano sollevato la questione, peraltro molto sentita dalla cittadinanza. Proprio alla luce di ciò, sono sempre più numerosi i marsalesi che, quando ne hanno la possibilità, si riforniscono presso i distributori di carburante di altri comuni del territorio.