Il Circolo Legambiente di Marsala e Petrosino torna sulla vicenda relativa all’istallazione di uno stabilimento balneare nei pressi della “Lupa”, la porzione di spiaggia che si trova nella Riserva dello Stagnone e che ogni estate è presa d’assalto dai bagnanti. “Dopo avere esercitato il nostro diritto di accesso agli atti – ha fatto sapere la presidente della locale Legambiente Maria Letizia Pipitone –, abbiamo nei giorni scorsi depositato una denuncia alla Procura della Repubblica di Marsala, perché riteniamo illegittimi gli atti del procedimento che hanno autorizzato l’istallazione dello stabilimento alla “Lupa”. Il progetto non è corredato dalla Valutazione di Incidenza Ambientale, indispensabile poichè lo Stagnone è area SIC e ZPS. L’autorizzazione, inoltre, viola il PUDM (piano di utilizzo del demanio marittimo), approvato dal comune di Marsala, che nell’area in questione non prevede si possa svolgere alcuna attività di tipo commerciale”. Sempre secondo quanto ha affermato la Pipitone, il regolamento della riserva vieta “…la realizzazione di nuove costruzione, anche prefabbricate e di roulotte. Vogliamo inoltre esprimere il nostro sconcerto per l’affermazione del dirigente dell’ente gestore della Riserva, il dottor Fiorentino, contenuta nel “nulla osta” alla realizzazione del manufatto secondo cui si ritiene che i luoghi destinatari della collocazione sono spesso oggetto di atti di degrado da parte di ignoti. L’area dove è sorto lo stabilimento non era affatto degradata anzi, vi insisteva vegetazione “allofila” che è stata distrutta dai lavori di edificazione. Ma se anche fosse vero quanto affermato dal dirigente o vi fosse soltanto il pericolo che i luoghi della Riserva possano essere danneggiati, noi pretendiamo maggiori controlli e maggiore tutela del patrimonio”.