Il palermitano vive per il fritto. Noi nati in questa Conca d’oro, che richiama cose salutari, come le vitamine delle arance, dei limoni, dei mandarini, adoriamo altro. È come se la potente chimica del nostro stomaco ci invocasse, blandisse, seducesse, come le sirene di Ulisse, pregandoci di attivare i succhi gastrici in flutti che diventano tempeste esofagee, tra krapfen e calzoncini, panzerotti e crocchette al latte, rizzuole e crostini.
Ma se vuoi mangiare il giusto fritto, la eccellente proporzione, la frittura pe.. Leggi l’articolo per intero su qds.it