Sgravi stipendi 2026, dagli aumenti al taglio Irpef: ecco cosa cambia

Piero Vassallo

Sgravi stipendi 2026, dagli aumenti al taglio Irpef: ecco cosa cambia

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Piero Vassallo |
venerdì 26 dicembre 2025 - 16:33
Sgravi stipendi 2026, dagli aumenti al taglio Irpef: ecco cosa cambia

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La Manovra 2026 contiene diverse novità che inevitabilmente andranno a impattare sugli stipendi che verranno percepiti il prossimo anno. In particolare, una misura cambierà la busta paga per tutti coloro che percepiscono redditi da lavoro fino a 200mila euro: il secondo scaglione dell’Irpef passa infatti dal 35 al 33%, con il beneficio massimo che sarà pari a 440 euro per chi guadagna 50mila euro.

Sgravi sull’aumento di stipendio

Nel 2026 il peso del Fisco diventerà più leggero sugli aumenti di stipendio legati a rinnovi contrattuali, in tutti i casi in cui questi vengono erogati a dipendenti con un reddito fino a 33mila euro. Ai lavoratori dipendenti del settore privato si applicherà agli aumenti contrattuali di cui sopra l’imposta sostitutiva al 5%. La tassa piatta interessa gli aumenti di stipendio che arrivano anche dai rinnovi dei due anni precedenti, a partire dall’1 gennaio 2024.

Premi di produttività

Per quanto riguarda i premi di produttività e le somme erogate a titolo di partecipazione: a queste cifre, qualora siano erogate nel 2026 e 2027, si applicherà l’imposta sostitutiva dell’1%, entro il limite di importo complessivo di 5mila euro. Per finanziare questa misura, come riportato da La Repubblica, è stato istituito un fondo pari a 200 milioni di euro. 

Detassata la partecipazione agli utili

Un intervento del governo ha esteso questa misura anche alla detassazione delle “somme erogate a titolo di partecipazione agli utili”: la decisione è nata per venire incontro alle richieste della Cisl, che aveva richiesto il rifinanziamento del fondo di attuazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori alle imprese. La maggioranza si è impegnata a rendere triennale il finanziamento.

Lavoro notturno e il festivo

La legge di bilancio per il 2026 ha previsto anche l’introduzione di una tassazione agevolata pari al 15%, valida per quei lavoratori dipendenti che abbiano un reddito fino a 40 mila euro, sulle maggiorazioni e le indennità ricevute per il lavoro notturno, così come per le maggiorazioni per il lavoro festivo e le indennità di turno.

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Fonte: QdS.it