PALERMO – Esiste un Sud che vuole correre, che vuole superare le sue criticità. Un Sud diverso da quello comunemente raccontato da statistiche e numeri freddi che lo confinano agli ultimi posti del Paese, se non addirittura del Continente. Sud non significa necessariamente essere “più giù” rispetto ad altri, se si è capaci di intercettare le potenzialità di sviluppo di un territorio e di promuoverle attraverso delle politiche economiche e di comunicazione congeniali. E se già nei primi decenni del ‘900 Ver.. Leggi l’articolo per intero su qds.it
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