Marsala, rissa con coltellate: chiesto rinvio a giudizio per quattro persone
Marsala – La Procura di Marsala ha richiesto il rinvio a giudizio per quattro individui coinvolti in una violenta rissa con coltellate avvenuta il 26 febbraio in via Fortuna, nel centro storico della città. Tra gli imputati figura F.A.I., 36 anni, ex compagno di G.B., 44 anni, che si era rifugiata presso l’abitazione dei cugini B.C. e G.G.B., rispettivamente di 41 e 48 anni, per sfuggire all’uomo. L’aggressione ha portato al ferimento dei due fratelli, con I. arrestato tre giorni dopo per tentato omicidio.
Dettagli dell’aggressione e delle accuse
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera del 26 febbraio, G.B. si è rifugiata dai cugini per evitare un incontro con l’ex compagno, I., già sottoposto a divieto di avvicinamento e munito di braccialetto elettronico. Nonostante le misure cautelari, l’uomo si è presentato all’abitazione dei B., dando inizio a una violenta lite che è degenerata in una rissa con l’uso di un coltello. G.G.B. ha riportato ferite al torace e all’addome, mentre il fratello ha subito lesioni più lievi. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala.
Le imputazioni della Procura
La Procura di Marsala ha formulato diverse accuse nei confronti dei coinvolti. I. è imputato per tentato omicidio, lesioni personali, porto abusivo di arma da taglio e violazione del divieto di avvicinamento. I fratelli B. sono accusati di rissa, così come la stessa G.B., che deve rispondere anche di concorso nella violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento. Secondo l’accusa, la donna non avrebbe attivato il meccanismo di allarme previsto in caso di avvicinamento dell’ex compagno, nonostante fosse a conoscenza delle misure restrittive imposte.
Contesto e precedenti
La vicenda si inserisce in un contesto di violenza domestica e stalking. Nel novembre precedente, G.B. aveva denunciato I. per episodi di violenza, portando all’emissione del divieto di avvicinamento e all’applicazione del braccialetto elettronico. Tuttavia, la donna aveva successivamente deciso di allontanarsi dalla struttura protetta in cui era stata collocata, chiedendo all’ex compagno di andarla a prendere. Questo comportamento ha complicato la posizione della donna, ora accusata di aver contribuito alla violazione delle misure cautelari.
Prossimi sviluppi giudiziari
Il procedimento penale è attualmente nelle fasi preliminari. La richiesta di rinvio a giudizio sarà valutata dal giudice per l’udienza preliminare, che dovrà decidere se aprire un processo formale nei confronti dei quattro imputati. La vicenda ha suscitato grande attenzione nell’opinione pubblica locale, evidenziando le problematiche legate alla gestione delle misure cautelari e alla prevenzione della violenza domestica.
Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che episodi simili possano essere prevenuti in futuro attraverso un’efficace applicazione delle misure cautelari e un maggiore supporto alle vittime di violenza.
Leggi gli approfondimenti su Marsala Live