Ritardi esami istologici: un caso emblematico a Marsala
Marsala – Un uomo di 87 anni è deceduto dopo aver atteso per dieci mesi l’esito di un esame istologico, un ritardo che ha compromesso irrimediabilmente le possibilità di cura. La vicenda si inserisce nel più ampio contesto dei ritardi esami istologici che stanno scuotendo la sanità siciliana, con l’Asp di Trapani al centro di uno scandalo sanitario senza precedenti.
Il calvario del paziente marsalese
Nel gennaio 2024, l’uomo aveva notato un rigonfiamento dietro l’orecchio. Dopo una visita dal medico di base e successivamente dal dermatologo, fu effettuato un prelievo per l’esame istologico, che confermò la presenza di un carcinoma squamoso. L’intervento chirurgico per la rimozione del tumore avvenne il 4 aprile presso l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. Tuttavia, l’esito dell’esame istologico post-operatorio non arrivò mai in tempo utile.
La figlia del paziente, Valentina Coddretto, ha raccontato di aver contattato ripetutamente il centro di Anatomia Patologica di Castelvetrano, senza ottenere risposte concrete. Solo a fine febbraio 2025 scoprì che il referto era stato redatto il 6 dicembre 2024 a Caltagirone, ma nessuno li aveva informati. Nel frattempo, le condizioni del padre peggioravano, fino alla diagnosi di una neoplasia al fegato in fase metastatica.
Un sistema sanitario al collasso
La vicenda del paziente marsalese non è un caso isolato. Secondo le indagini, l’Asp di Trapani ha accumulato oltre 3.300 esami istologici in ritardo, con almeno 170 casi di tumori diagnosticati tardivamente . La carenza di medici specialisti in Anatomia Patologica è stata indicata come una delle principali cause del disservizio.
Il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, ha dichiarato che entro il 31 marzo 2025 sarebbero stati chiusi tutti i referti istologici relativi al 2024 . Tuttavia, per molte famiglie, queste promesse arrivano troppo tardi.
Le reazioni istituzionali
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso profondo rammarico per la situazione, affermando che “fatti del genere non possono più verificarsi in Sicilia” . Nel frattempo, il Ministero della Salute ha disposto un’ispezione per verificare le responsabilità nei ritardi dei referti istologici.
Anche i sindacati hanno espresso preoccupazione per la gestione dell’Asp di Trapani, sottolineando la necessità di investimenti adeguati in personale e strutture per garantire un servizio sanitario efficiente .
Le conseguenze per i pazienti
I ritardi esami istologici hanno avuto conseguenze devastanti per molti pazienti. Alcuni, come il paziente marsalese, sono deceduti prima di ricevere l’esito degli esami. Altri hanno scoperto la presenza di tumori in stadi avanzati, compromettendo le possibilità di cura.
La Procura di Marsala ha aperto un’indagine per accertare eventuali responsabilità penali nei ritardi dei referti . Nel frattempo, le famiglie delle vittime chiedono giustizia e interventi concreti per evitare che simili tragedie si ripetano.
Conclusione
La vicenda del paziente marsalese rappresenta un tragico esempio delle conseguenze dei ritardi esami istologici nella sanità siciliana. È fondamentale che le istituzioni intervengano con decisione per riformare il sistema e garantire diagnosi tempestive a tutti i cittadini.
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