Duo pianistico Wiesner-McNabb emoziona Marsala nella XXV Stagione Concertistica
Marsala – Il duo pianistico Wiesner-McNabb ha emozionato il pubblico del Teatro Sollima con un concerto coinvolgente e raffinato, inserito nel cartellone della XXV Stagione Concertistica dell’Accademia Beethoven. L’intesa tra Heidemarie Wiesner e John McNabb ha regalato ai presenti un viaggio musicale intenso, ricco di poesia e virtuosismo.
Duo pianistico Wiesner-McNabb: sintonia perfetta e interpretazioni d’autore
Il concerto si è aperto con la trascrizione per pianoforte di “Schafe können sicher weiden” di Bach (versione Mary Howe), brano che ha subito messo in luce la complicità del duo pianistico Wiesner-McNabb, un connubio tra precisione tecnica e sensibilità espressiva.
Il tocco delicato e deciso di Heidemarie Wiesner ha dialogato con l’energia controllata di John McNabb, dando forma a un’introduzione sospesa tra emozione e tecnica impeccabile. Un esempio di musica da camera eseguita con cuore e mente.
Raffinatezza barocca e virtuosismo romantico
Nella prima parte solistica, McNabb ha eseguito la “Sonata K.380” di Scarlatti, evitando ogni forma di esibizionismo, preferendo un fraseggio nobile e attento. Subito dopo, la Wiesner ha incantato con la “Sonata K.119”, dove ogni passaggio è risultato chiaro, limpido, come un vetro musicale che lascia intravedere l’anima della composizione.
Particolarmente toccante è stata l’esecuzione di “Les tendres Plaintes” di Rameau, affidata alla Wiesner: con una gamma timbrica sorprendente, ha saputo rendere il pianoforte uno strumento quasi orchestrale.
La poesia di Chopin e la leggerezza di Fauré
La seconda parte della prima metà del concerto ha visto McNabb omaggiare Chopin con tre brani noti: il Notturno op.15 n.2, la Mazurka op.24 n.2 e il celebre Valzer op.64 n.1. L’equilibrio tra lirismo, ritmo e leggerezza ha emozionato i presenti, molti dei quali non hanno trattenuto l’applauso a scena aperta.
Dopo la pausa, il duo è tornato sul palco per eseguire la “Dolly Suite” di Fauré, dove la loro intesa è esplosa in tutta la sua bellezza: i movimenti delle mani sembravano dialogare in modo naturale e fluido, esprimendo tutta la raffinatezza del repertorio a quattro mani.
Chaminade e Gershwin: eleganza e ironia in musica
Molto apprezzate anche le pagine musicali di Cécile Chaminade, “Mélancolie” e “Humoresque”, dove la Wiesner ha dimostrato estrema versatilità, passando da momenti introspettivi a tocchi di brillante ironia.
Il viaggio musicale è proseguito con McNabb, che ha condotto il pubblico tra le atmosfere anni ’20 con tre trascrizioni delle celebri “Songs” di George Gershwin. Il suo swing elegante e controllato ha evocato le notti newyorkesi in una chiave raffinata.
Un finale fiabesco con Ravel
Il concerto si è concluso con la suite “Ma Mère l’Oye” di Maurice Ravel, autentico gioiello della musica impressionista. Il duo Wiesner-McNabb ha dipinto, nota dopo nota, una narrazione sonora degna di un film: fiabe, visioni, danze, giochi timbrici che hanno fatto volare l’immaginazione degli spettatori.
Con attacchi precisi, dinamiche impeccabili e un perfetto equilibrio, la coppia di pianisti ha dimostrato di essere tra le più interessanti formazioni del panorama internazionale della musica da camera.
Il commento del Maestro Lo Cicero
Al termine della serata, il direttore artistico Giuseppe Lo Cicero ha dichiarato: “Heidemarie e John non hanno solo suonato: ci hanno fatto vivere la musica con l’anima. È questo il cuore della nostra rassegna. Domenica 4 maggio, alle 18.00, ospiteremo il Trio Mal d’Estro con un altro programma affascinante. Ringrazio l’ARS, l’Assessorato Regionale Sport Turismo e Spettacolo e il Comune di Marsala per il sostegno continuo”.
Un concerto che resterà nella memoria collettiva degli amanti della grande musica, e che conferma l’eccellenza della XXV Stagione Concertistica dell’Accademia Beethoven.
Complimenti agli artisti e agli organizzatori per una serata memorabile.
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