Festa fine Ramadan a Custonaci: sport, grigliata e amicizia per promuovere l’integrazione
Marsala/Custonaci – La festa fine Ramadan è diventata, a Custonaci, molto più di una ricorrenza religiosa: è stata una giornata intensa di sport, cibo e socializzazione, organizzata dalla Cooperativa Sociale Badia Grande all’interno del Progetto SAI Marsala. Un’iniziativa dal forte valore simbolico che ha riunito giovani migranti e cittadini del territorio in un triangolare di calcio a 9 e un barbecue conviviale.
Sport e cibo per una festa fine Ramadan all’insegna dell’integrazione
L’evento si è svolto allo stadio dell’A.C.D. Custonaci, nella provincia di Trapani, dove ragazzi provenienti da Afghanistan, Guinea, Mali, Egitto, Burkina Faso, Gambia e Senegal hanno giocato accanto ai coetanei della squadra Allievi del Custonaci. Le squadre, formate dagli ospiti dei centri di accoglienza di Paceco, Buseto Palizzolo e Custonaci, hanno dimostrato che l’inclusione si costruisce con gesti semplici: un passaggio, una corsa, una stretta di mano. La partita, arbitrata con entusiasmo da Baldo Coppola, allenatore della squadra locale, ha rappresentato il primo tempo di una giornata speciale.
Il barbecue come ponte culturale: tra profumi, sorrisi e dialogo
Al fischio finale, è entrato in campo il profumo delle griglie accese a bordo campo. Salsicce e bistecche di pollo hanno unito tutti i presenti attorno ai tavoli: operatori, cittadini e ragazzi dei centri hanno condiviso il pranzo e conversazioni sincere. «Il cibo, come il calcio, favorisce la socializzazione – ha dichiarato Lorena Tortorici, coordinatrice del Progetto SAI Marsala –. Sedersi a tavola insieme rompe il ghiaccio, riduce le distanze e aiuta i ragazzi a sentirsi accolti e sicuri. È un passo importante per sentirsi parte di una nuova comunità».
Il valore del lavoro di squadra: l’équipe di Badia Grande in prima linea
Dietro l’organizzazione dell’iniziativa, c’è stato l’impegno quotidiano di una squadra multidisciplinare altamente qualificata. Hanno collaborato alla riuscita dell’evento: le psicologhe Marzia Alba e Luana Fazio, l’assistente sociale Vita Messina, la mediatrice culturale Elina Begisheva, l’operatrice all’integrazione Flavia, e gli operatori dell’accoglienza Anna Todaro, Bartolomeo Pinco, Rosalba Rizzo e Giuseppe Aversa. Un lavoro collettivo che ha dato vita a un esempio concreto di partecipazione attiva e accoglienza vera.
Integrazione vera e concreta: le voci dei protagonisti
«Questi momenti aiutano i ragazzi a sentirsi valorizzati, a uscire dall’isolamento, ad acquisire fiducia – ha spiegato Marzia Alba, anche responsabile dei centri di Buseto Palizzolo e Custonaci –. Mostrano di essere parte integrante di una comunità, non semplici ospiti». Concorda l’assistente sociale Vita Messina: «L’integrazione si costruisce nel quotidiano. Questi eventi accelerano i processi e rafforzano i legami».
Un modello di accoglienza che unisce tradizione e partecipazione
La festa fine Ramadan a Custonaci si inserisce in una visione d’accoglienza che la Cooperativa Sociale Badia Grande promuove da anni: concreta, inclusiva, fondata su relazioni reali. Un modello da replicare, capace di abbattere muri e costruire ponti tra culture. Alla fine della giornata, tra sorrisi e strette di mano, si è alzato il grido collettivo: Eid Mubarak, buona festa a tutti.
Complimenti per l’iniziativa e per il grande messaggio di inclusione che ha lasciato a Custonaci.
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