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Il Papa che ha rotto il protocollo: Bergoglio, tra riforme, scuse e frasi choc. Pontificato segnato da frasi iconiche e gesti virali

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lunedì 21 aprile 2025 - 16:05

Papa Francesco pontefice fuori dagli schemi

Marsala – La scomparsa di Papa Francesco segna la fine di un pontificato unico, segnato da una comunicazione fuori dagli schemi, gesti improvvisi e dichiarazioni capaci di scuotere l’opinione pubblica mondiale. La frase chiave “Papa Francesco” non descrive solo un uomo di fede, ma un simbolo di rinnovamento e provocazione, che ha saputo rompere con molte formalità vaticane, spesso attirando critiche, ma anche profonda ammirazione.

Gesti inaspettati e comunicazione fuori protocollo

Papa Francesco è stato spesso fotografato in situazioni cariche di significato emotivo o di imprevisti, che lo hanno reso protagonista, anche suo malgrado, di meme virali e reazioni social. La sua spontaneità è diventata marchio distintivo, trasformandolo nel Papa più “social” di sempre. Alcuni dei suoi atteggiamenti più discussi hanno attirato le critiche persino da ambienti interni al Vaticano.

Lo schiaffetto alla fedele cinese e le scuse pubbliche

Uno degli episodi più noti risale al 31 dicembre 2019. Al termine del Te Deum in piazza San Pietro, Papa Francesco reagì bruscamente a una fedele asiatica che lo afferrò con forza. Con un gesto di stizza le diede dei piccoli schiaffi per liberarsi. Il giorno seguente, con grande umiltà, si scusò pubblicamente durante l’Angelus: “A volte perdiamo la pazienza. Anche io. E chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri”. Un episodio che mostrò, nel bene e nel male, la sua umanità.

Le frasi sui gay che hanno scosso la Chiesa

Papa Francesco ha affrontato anche argomenti delicati, come l’inclusione delle persone omosessuali nella Chiesa. Tuttavia, in due occasioni – il 20 maggio e il 12 giugno 2024 – ha usato espressioni giudicate offensive: “troppa frociaggine nei seminari” e “troppa aria di frociaggine nella Chiesa”. Sebbene il Vaticano abbia cercato di contenere le polemiche con delle scuse ufficiali, queste dichiarazioni sono entrate nella storia per il loro impatto controverso.

Eppure, lo stesso Bergoglio nel 2013 aveva stupito il mondo dicendo: “Chi sono io per giudicare un gay?”. Il contrasto tra queste due posizioni ha sollevato molti interrogativi, pur mantenendo al centro il suo messaggio: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti. Così come siamo”.

Le uscite più clamorose: da Ligabue alle suore “zitellone”

Celebre anche l’episodio del 18 maggio 2024, quando durante l’evento “Arena di Pace” a Verona, mentre Ligabue cantava “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”, Papa Francesco guardò l’orologio proprio su versi che parlavano del tempo. Il gesto divenne virale sui social, tra ironie e riflessioni sul passare degli anni.

Non meno discussa fu l’affermazione rivolta alle suore nel 2021: “Siete madri, non zitellone”. Un’espressione che suscitò critiche per il tono sessista, malgrado il Papa intendesse sottolineare il valore della “castità feconda”.

Quando il Papa parlò di conigli e pugni

Il 19 gennaio 2015, tornando dalle Filippine, Francesco scosse le famiglie cattoliche dicendo: “Non dobbiamo essere come i conigli. Serve paternità responsabile”. Anche questa frase, rivolta alla regolazione delle nascite, sollevò polemiche per il tono diretto e spiazzante.

Qualche giorno prima, commentando l’attentato a “Charlie Hebdo”, usò una metafora che fece il giro del mondo: “Se un amico dice qualcosa contro mia madre, gli arriva un pugno”. Una frase che voleva mediare tra rispetto e libertà d’espressione, ma che molti lessero come una giustificazione alla violenza.

Gaffe diplomatiche e umanità disarmante

Tra i tanti momenti discussi c’è anche il piccolo incidente del 6 ottobre 2016, quando interruppe involontariamente l’allora segretario dell’Onu Ban Ki-Moon, alzandosi per parlare mentre quest’ultimo non aveva finito il suo intervento. Un attimo di imbarazzo che però mise in luce ancora una volta la sua spontaneità.

Un pontificato che ha lasciato il segno

Papa Francesco, con il suo modo diretto e a volte spigoloso, ha tracciato un solco profondo nella storia della Chiesa. Ha saputo chiedere scusa, ha affrontato temi scottanti, ha messo in discussione formalismi e convenzioni, anche a costo di urtare sensibilità. È stato un Papa “umano”, nel bene e nel male, e per questo resterà nel cuore di molti.


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