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Addizionale comunale, Airgest: “Trapani e Palermo non sono rivali, ma complici nella crescita”

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venerdì 04 aprile 2025 - 12:20

Addizionale comunale aeroporti minori

MarsalaLa questione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, recentemente abolita dalla Regione Siciliana per gli aeroporti minori, riaccende il dibattito tra Trapani e Palermo. Ma secondo il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, non si tratta di una sfida tra concorrenti. Al contrario, i due scali non giocano nello stesso campionato: sono complici nella crescita del traffico aereo e dell’economia della Sicilia occidentale.

Trapani e Palermo: due alleati per lo sviluppo della Sicilia occidentale

Il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, interviene per chiarire la posizione dello scalo trapanese dopo alcune perplessità espresse sul provvedimento della Regione Siciliana. L’eliminazione dell’addizionale comunale aeroportuale è stata vista da alcuni come un rischio per lo scalo di Palermo. Ma Salvatore Ombra ribalta la prospettiva.

“Quando Trapani registrava appena 200.000 passeggeri e rischiava la chiusura, Palermo ne contava poco meno di 8 milioni. Oggi, Trapani ha superato quota un milione, mentre Palermo ha toccato i 9 milioni. Questa crescita non è una minaccia, ma un’opportunità – spiega Ombra –. I due aeroporti non sono in concorrenza: si completano, sono strumenti fondamentali per aumentare l’offerta e contribuire all’abbassamento dei prezzi medi dei biglietti”.

Una misura equa per i territori meno serviti

La decisione della Regione Siciliana di abolire l’addizionale comunale aeroportuale per gli aeroporti minori – come Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa – è stata definita da Ombra “una misura democratica”.

Secondo il presidente di Airgest, questo intervento mira a incentivare rotte e frequenze, permettendo una crescita più uniforme del sistema aeroportuale. Inoltre, l’abolizione dell’addizionale, già adottata con successo in altre regioni italiane, favorirà l’occupazione e la mobilità, con ricadute positive per tutta la Sicilia.

Il sostegno della Regione Siciliana agli aeroporti minori

“La Regione ha scelto con coraggio di sostenere gli scali minori, investendo risorse importanti per riequilibrare l’offerta su tutto il territorio regionale. Essendo anche l’azionista di maggioranza di Birgi, la Regione sta realizzando una politica coerente e strategica, capace di valorizzare anche le realtà più piccole, fondamentali per lo sviluppo dell’intera isola”, sottolinea Ombra.

L’intervento regionale non solo permette alle compagnie di ampliare l’offerta, ma mitiga anche il costo dei biglietti, incentivando il turismo e favorendo una distribuzione più equa dei flussi tra le province.

Nessuna concorrenza, ma un progetto di crescita condiviso

Il presidente di Airgest ribadisce con decisione che non possono esserci rivalità tra Trapani e Palermo. “Il Vincenzo Florio non può fare ombra al Falcone Borsellino – aggiunge –. Palermo ha registrato numeri record anche durante la ripresa di Birgi. Solo nel primo trimestre dell’anno, ha superato 1,6 milioni di passeggeri. La crescita di Trapani non penalizza, ma rafforza la competitività della Sicilia nel panorama nazionale”.

Un messaggio chiaro anche a quella parte di sindacati che ha espresso timori: “I benefici occupazionali saranno evidenti per tutti. L’aumento dell’attrattività porterà risultati concreti in ogni provincia”.

In bocca al lupo alla Sicilia che vuole volare più in alto, unita.


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