Aggregare gli studenti negli spazi inutilizzati delle scuole e delle città della provincia. E’ l’obiettivo che si propone il sindacato studentesco “Rete degli studenti” con il progetto culturale “La grande bellezza siamo noi”, ideato durante le vacanze estive per porre al centro dell’attenzione, sin dal primo giorno di scuola, la creazione di una mobilitazione propositiva e costruttiva finalizzata all’apertura ai giovani di spazi sterili e inutilizzati riqualificandoli in luoghi di cultura, di produzione artistica e di confronto. Con un flash-mob, che si terrà domani negli Istituti superiori, la Rete degli studenti presenterà il progetto che vuole anzitutto dare voce agli studenti, rivendicando una vera cittadinanza studentesca e rispondendo alle proposte del Governo su alcuni temi ignorati, ma fondamentali: diritto allo studio, democrazia nelle scuole, didattica innovativa. “Per anni – ha detto Francesca Strazzera, responsabile della Rete degli studenti – la scuola italiana è stata succube del disinteresse della politica. In una fase in cui il Governo, dopo molteplici tagli nell’ambito scolastico, sta mettendo l’istruzione al centro degli investimenti e del dibattito, la Rete pone come primo obiettivo il coinvolgimento di tutti gli studenti negli spazi sterili delle scuole e delle città, luoghi dove ogni studente potrà ritrovare, attraverso la musica, il pensiero, l’arte, la passione e la consapevolezza la vera ispirazione che caratterizza la bellezza della nostra cultura”. Dopo l’iniziativa di domani, in cui i membri della rete condivideranno queste idee con tutti gli studenti dei vari Istituti, saranno programmate una serie di manifestazioni finalizzate a elaborare un programma di eventi autunnali per affermare la cultura e i diritti per la scuola. Intanto, tra le iniziative è già in programma una manifestazione a ottobre che sia articolerà anche con la performance di alcuni artisti che trasformeranno in espressione artistica le idee degli studenti. La rete degli studenti di Trapani ha avviato questo percorso per far sì che lo Stato sia più coscienzioso nelle scelte in ambito scolastico e per avviare un percorso di condivisione e di scambio tra tutti gli studenti sui temi che riguardano il diritto alla formazione e alla crescita culturale, fermamente convinti che “Ci si salva e si va avanti, se si agisce insieme.”
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