“Come sindaco di Gibellina non posso accettare la chiusura anche dell’ultimo sportello bancario presente in città, comunicatami oggi ( ieri per chi legge, ndr) dal responsabile provinciale di Unicredit. Questa scelta aziendale non è accettabile nè guardando all’interesse della città nè guardando alle esigenze dei suoi cittadini ed operatori economici”. È quanto dichiara il primo cittadino di Gibellina Salvatore Sutera che aggiunge: “Questi ultimi saranno costretti a recarsi fuori città con danaro contante ricavato dalle loro attività, non solo con disagi logistici ma esponendosi a rischi sul piano della sicurezza e dell’incolumità; i cittadini che debbono riscuotere piccole somme dalla tesoreria comunale ( come i contributi socio-assistenziali) saranno costretti ad aprire un conto corrente, sopportando pesanti spese oppure a recarsi fuori città. Ma anche il rilancio della città in chiave turistica viene compromesso: se i turisti non troveranno nemmeno uno sportello bancomat, di quale rilancio turistico vogliamo discutere? Alle istituzioni regionali e nazionali e a tutti coloro che sono candidati al rinnovo dell’Assemblea Regionale chiedo un impegno forte affinché venga scongiurata una scelta aziendale che mortifica la città di Gibellina e la priva di basilari servizi per una città moderna che vuole svilupparsi nel turismo. Ai cittadini chiedo di far sentire la loro voce e di ribellarsi alla visione sempre più soffocante del mondo bancario che ha dismesso la funzione di servizio pubblico per fare esclusivamente profitto. L’istituzione bancaria ha costituito il primo strumento per lo sviluppo dell’economia e dello scambio. La scelta di Unicredit è’ miope e irrispettosa della storia e della laboriosità di una città. Ripensateci!”
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